Il bomber italo-argentino domenica ha raggiunto un grande traguardo: “Il Mondiale in Argentina? Un sogno…”
© foto di Marzia Cattini
Cinquecento gol in carriera. E solo in regular season. Questo è il traguardo raggiunto ieri da Federico Ambrosio, bomber dell’Ubroker Bassano e della Nazionale italiana. La cifra tonda l’ha toccata domenica pomeriggio, firmando una doppietta dal retrogusto amaro, perché i giallorossi sono usciti sconfitti (4-5) nel derby contro gli acerrimi nemici del Valdagno.
Classe 1989, sposato con la modella Valentina Di Paola, padre di una splendida bimba (e con una secondogenita in arrivo…) Federico Ambrosio è una delle icone dell’hockey contemporaneo, il classico modello a cui si ispirano tanti ragazzini dei settori giovanili. “A loro dico che devono allenarsi tanto e con passione, perché i risultati sono solo frutto del lavoro in pista - afferma Ambrosio -. Segnare mi piace ed è diventato il mio compito ma, giuro, trovo pari gratitudine anche quando faccio un assist o una giocata per la squadra. E tutta la mia carriera è la conseguenza di quanto mi sono applicato. Non s’inventa nulla, solo ore e ore di allenamento”. In 13 campionati ha messo a segno 501 reti nella sola stagione regolare, accostando il proprio nome a bomber di razza come Pino Marzella e Franco Amato, Aldo Belli, i fratelli Bertolucci, Alessandro Michielon o Massimo Tataranni, giusto per citare esempi di bomber “puri” che in carriera hanno segnato valanghe di reti.
Bomber per vocazione
Nativo di Mendoza, in Argentina, il biondo attaccante è arrivato in Italia nel lontano 2009 per vestire la maglia del Molfetta, club che oggi ha chiuso l’attività. Nella sua prima stagione, in una serie A1 qualitativamente elevata, firma la bellezza di 38 reti trascinando i pugliesi alla salvezza e mettendosi in luce non solo per la qualità offensiva, ma anche per la raffinatezza delle giocate e la duttilità in pista “Mai avrei pensato di poter giocare così tanto in Italia - ricorda Federico - perché inizialmente non ero proprio una prima punta. Solo dopo 3/4 stagioni ho modificato il mio ruolo, diventando un giocatore dalle qualità spiccatamente offensive”.
La prima stagione in Italia non è un semplice abbaglio e nel quadriennio successivo si conferma con la maglia del Bassano. L’apice in termini numerici curiosamente lo tocca con il Pieve 010, piccolo club del cremonese, con cui nel 2015 segna la bellezza di 59 gol. L’anno successivo passa al Lodi, vincendo la sua unica Coppa Italia, competizione negli ultimi anni è riservata solo alle prime otto della graduatoria, in cui è fermo a quota 39. Nei playoff scudetto ha raggiunto quota 77 reti, molte delle quali utili alla conquista di due scudetti, vinti con l’Amatori Lodi (’17) e il Forte dei Marmi (’19). Ed entrare nel ristretto club di chi ha superato i 100 gol in post season è qualcosa di decisamente a portata di mano.
Anche in campo continentale la “tripla cifra” appare all’orizzonte, grazie alle 82 marcature siglate nelle coppe europee, con una particolarità: fu lui a trascinare il Bassano all’ultimo successo di un club italiano oltre confine, con la vittoria nella Coppa CERS del 2014 contro il Braga di Helder Nunes.
Capitolo azzurro
Una parentesi positiva, al di là del mero dato matematico, è certamente quella con la Nazionale italiana. L’Azzurro è stato opzionato fin da subito, grazie al doppio passaporto ereditato dal nonno materno, emigrato in Sudamerica dall’Abruzzo“È stata una scelta fatta tantissimi anni fa - afferma Ambrosio - di cui sono estremamente orgoglioso”. Ed oggi, a distanza di una decade dal suo debutto, Federico, insieme a Illuzzi e al capitano Barozzi, è uno dei senatori dell’Italia. Il suo bilancio parla di 50 gol, suddivisi tra 3 edizioni dei Mondiali e 5 Europei. E proprio ad Alcobendas 2014 fu protagonista nel trionfo dell’Italia di Mariotti in casa dei maestri spagnoli, firmando un tiro diretto a pochi secondi dal termine della sfida con la Germania. Un gol che di fatto lanciò gli Azzurri verso il quarto (e ultimo) titolo continentale.
Ad oggi il totale di reti in carriera di Ambrosio ammonta a 695, un numero che suddiviso per le stagioni da “professionista” in Italia, porta il fatturato ad una media di oltre 53 segnature annue. Un numero destinato a crescere, perché la stagione con il suo Bassano è tutt’altro che conclusa, anche se la corsa al secondo posto si è rallentata. Il 16 marzo si giocherà un Bassano - Hockey Forte per i quarti di finale di Coppa Italia, con la vincente che avrà accesso alla Final4. E da metà aprile sarà la volta dei playoff, in attesa del Mundial argentino di metà novembre “…che è qualcosa di meraviglioso a cui cerco di non pensare. Sarà un sogno - conclude Ambrosio - perché un Mondiale in Argentina può essere solo un bellissimo sogno. Penso che ci arriveremo in un gran momento, tutti molto pronti a livello di maturità. E vincerlo, poi, il solo pensiero mette i brividi”. L’entusiasmo è lo stesso del primo giorno, quando arrivò a Molfetta. E poi, in fin dei conti, “quota mille” non è poi così lontana…
A cura di Paolo Virdi e foto di Marzia Cattini