Malagò: "Altra cosa sono le competizioni. Ma chiaramente non tutte le discipline sono uguali"
"Confido che dal 4 maggio ci sia un'apertura, con tutte le prescrizioni e le indicazioni concordate con il ministro Vincenzo Spadafora e il comitato scientifico naturalmente. Ci sono 387 discipline sportive chiuse. Il governo ci farà sapere, ma noi stiamo già preparando tutto". L'auspicio arriva dal presidente del Coni Giovanni Malagò in una intervista al settimanale 'Chi" a proposito della ripartenza dello sport italiano verso la fase 2. "Ci sono molte differenze. Sport individuali e di squadra. Outdoor e indoor. È evidente che un golfista che sale in macchina, va da casa sua al campo, si allena senza passare dallo spogliatoio, sta due ore sul green e poi torna a casa in auto a farsi la doccia, è cosa diversa da un match di judo o di pugilato. Va tutto codificato. Non si può dire solo 'stai a casa'. Si potranno fare soltanto allenamenti senza contatto, oppure gli atleti dovranno certificarsi. Certo, chi fa atletica leggera e corre da solo a distanza di 30 metri dagli altri all'aperto non mette in pericolo nessuno. Ecco, se non ci saranno controindicazioni, dal 4 maggio questi potranno ricominciare. Con le dovute differenze a seconda delle discipline"
Il presidente Malagò fa una netta distinzione tra gli allenamenti, per i quali prevede a presto una riapertura e le competizioni. "Le competizioni riguardano tutti e comprendono spostamenti anche impegnativi, nazionali e internazionali" ha aggiunto il presidente del Coni. Situazione diversa dai semplici allenamenti. Ma per essere pronto un atleta deve allenarsi. Stiamo preparando un protocollo con tutte le federazioni da sottoporre al governo e al comitato tecnico. Siamo a buon punto"