Decisione presa per proteggere gli atleti dalla "crisi mondiale causata dal Covid-19"
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La Corea del Nord ha annunciato che non parteciperà alle Olimpiadi di Tokyo a causa della pandemia di coronavirus. A comunicarlo un sito web gestito dal ministero dello Sport della Corea del Nord, spiegando che la decisione è stata presa durante una riunione del comitato nazionale olimpico lo scorso 25 marzo, nel corso della quale i membri hanno stabilità di dare priorità alla protezione degli atleti dalla "crisi mondiale causata dal Covid-19".
La partecipazione del Paese asiatico, potenza nucleare isolata dal resto del mondo, alle ultime Olimpiadi invernali di Pyeongchang in Corea del Sud è stata un fattore decisivo nello spettacolare riavvicinamento diplomatico avvenuto nel 2018. Kim Yo-jong, sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un, ha partecipato ai Giochi come inviato del fratello e la partecipazione nordcoreana è stata ampiamente pubblicizzata.
Il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha colto l'opportunità per avviare una mediazione tra Pyongyang e Washington che ha portato a vertici storici tra Kim e il presidente americano Donald Trump.
L'annuncio di oggi da parte della Corea del Nord mette fine alle speranze di Seul di utilizzare i Giochi del 2020, rinviati a questa estate a causa della pandemia di coronavirus, per innescare una ripresa del processo di discussione tra Pyongyang e Washington, interrotto dal fallimento di un vertice Kim-Trump ad Hanoi nel febbraio 2019.
L'annuncio della rinuncia di Pyongyang, datata ieri, è stato pubblicato oggi sul sito web del Ministero dello Sport nordcoreano. Si riferisce a una riunione del Comitato olimpico nazionale di Pyongyang del 25 marzo.