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Malagò saluta la presidenza del Coni con polemica: "Non è giusto ma mi inchino alla legge. Adesso valga per tutti"

Il 66enne romano: "I conti sono a posto, non posso dire oggi chi sostengo"

14 Apr 2025 - 17:07

Giovanni Malagò non potrà ricandidarsi alla guida del Coni. La cosa era nota e nei giorni scorsi ci aveva pensato il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, a ribadire il concetto: "Il suo finisce con questo, non c'è rinnovo perché la legge non lo prevede". Nessuna eccezione, nemmeno con i Giochi di Milano-Cortina ormai alle porte. Lunedì, in occasione del Consiglio Nazionale del Coni, Malagò ha commentato la sua impossibilità a ricandidarsi non nascondendo il suo disappunto: "I conti sono ok, abbiamo portato due Olimpiadi, i risultati sportivi sono stati straordinari e abbiamo prestigio internazionale, ma siamo arrivati oggi e prendo atto che non è giusto avere un mandato in più per completare quel percorso iniziato quando l'Italia era ridotta male e dopo aver ricostruito la nostra credibilità - le parole del 66enne romano -. La risposta per cui non si è potuta fare un'eccezione è sempre stata è: 'c'è una legge'. E io mi inchino alla legge, ma deve restare tale sempre. Invece negli ultimi anni è cambiata due volte".

"Noi qui dentro facciamo i fatti, non normiamo, le leggi le fa la politica. I risultati non sono bastati, abbiamo portato due Olimpiadi, siamo ripartiti dalle ceneri, abbiamo i conti in ordine e abbiamo ricostruito con il consenso che mi avete dato e quello che ho fatto in giro per il mondo - ha proseguito Malagò -. Dicono che c'era una legge, ma questa legge è stata cambiata due volte, prima sui mandati dei presidenti e la seconda, sacrosanta, per il discorso dei consiglieri nazionali degli enti territoriali. E quindi la risposta alla richiesta di fare un'eccezione è stata pubblica, reiterata, e mi hanno detto che 'c'è una legge'. Io mi inchino alla legge ma la legge deve essere sempre legge. Comunque dico che non è giusto. Non per prendere un mandato in più, ma per completare un percorso".

Infine Malagò si è soffermato sul possibile successore: "Non credo sia giusto dire oggi che sostengo un candidato rispetto a un altro. Non so chi siano i candidati. Da qui al 26 giugno farò le mie valutazioni. Quando poi saranno ufficiali le candidature vi dirò quello che penso".

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