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Secondo titolo per la squadra della Florida, che annulla Patrick Mahomes e i Kansas City Chiefs vincendo 31-9. Per l’ex Patriots, Mvp dell’incontro, è il 7° anello
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Il Super Bowl LV è dei Tampa Bay Buccaneers. La squadra della Florida vince il suo secondo titolo Nfl battendo 31-9 i Kansas City Chiefs nello stadio di casa (prima volta nella storia): protagonista assoluto è Tom Brady, che lancia per 3 touchdown e vince il suo settimo anello, quinto da Mvp della finalissima. Deludono invece Patrick Mahomes e compagni, bloccati da un’ottima difesa: non riesce il bis dopo la vittoria dell’anno scorso.
Alla fine ha sempre ragione lui, Tom Brady. Tanti avevano storto il naso alla decisione di lasciare la ‘comfort zone’ dei New England Patriots per approdare nella calda Florida, in una squadra eternamente incompiuta: la stagione, però, finisce proprio con il sorriso del 43enne nativo di San Mateo, che conquista il settimo anello personale e aggiorna il record di anzianità a livello di Mvp del Super Bowl, da lui stesso fissato quattro anni fa. Al Raymond James Stadium i Tampa Bay Buccaneers fanno la storia: sono la prima squadra a giocare la finalissima in casa (capienza ridotta a 25mila spettatori, 9mila dei quali operatori sanitari in segno di riconoscimento per il loro impegno in tempo di pandemia di Covid-19) e la prima a vincerla, contro dei Kansas City Chiefs parsi nervosi e bloccati, complessivamente inconcludenti. E serve davvero a poco che siano proprio gli uomini guidati da coach Andy Reid a sbloccare il punteggio, a 5’10” dalla fine del primo periodo, con un field goal dalle 49 yard di Harrison Butker. Si tratta, infatti, di un vantaggio effimero perché Brady decide a 37” dalla fine del periodo di cambiare marcia: lo fa in collaborazione con Rob Gronkowski, il ‘compagno di giochi’ preferito del numero 12 già dai tempi di New England, che riceve in endzone il lancio vincente dalla linea delle 4 yard del suo quarterback.
I Bucs hanno in mano le redini del gioco e dopo aver annullato Mahomes nel primo drive difensivo del secondo quarto si portano vicinissimi alla endzone avversaria, con Ronald Jones che non riesce a varcare la fatidica linea di meta secondo il giudizio degli arbitri (tra i quali c’è la down judge Sarah Thomas, prima donna in una crew arbitrale al Super Bowl), anche dopo il challenge chiamato da coach Bruce Arians. L’episodio parrebbe togliere fiducia a Brady, che nel drive successivo si fa intercettare da Tyrann Mathieu, ma gli arbitri puniscono una trattenuta della difesa, cancellando di fatto l’azione, e Tampa non solo riprende il pallone, ma va anche a segnare il secondo touchdown della serata (approfittando di un’altra scorrettezza della difesa punita dalle maglie zebrate), ancora sull’asse Brady-Gronkowski, a 6’05” dall’intervallo. Dall’altra parte Mahomes continua a soffrire la pressione della difesa (soprattutto da parte del linebacker Shaquil Barrett), e non basta il field goal dalle 34 yard di Butker per recuperare morale. Un altro paio di penalità difensive di Kansas City riavvicina infatti Tampa alla linea di endzone, e a 6” dall’intervallo arriva il terzo touchdown, segnato da Antonio Brown su lancio da una yard del solito Brady, che vale il 21-6.
Dopo l’Halftime Show, con protagonista il cantante canadese The Weeknd, ci si aspetta la riscossa dei Chiefs, ma il primo drive è ancora deludente e si chiude con un altro field goal di Butker dalle 52 yard. Tampa torna così in attacco e riprende da dove aveva interrotto: a 7’45” dalla fine del terzo periodo è Leonard Fournette a iscriversi a tabellino, con la corsa vincente da 27 yard che vale il 28-9. E non finisce qui: grazie a uno spettacolare intercetto di Winfield sulla linea delle 45 dei Chiefs, i Bucs hanno una nuova opportunità di ampliare il punteggio, anche se stavolta la sfruttano a metà dovendosi di accontentare dei tre punti messi a segno con il piede da Succop, dalle 51 yard, che vale comunque un rassicurante 31-9. Si arriva così all’ultimo quarto con 22 punti da recuperare: Mahomes prova a forzare ma la difesa dei padroni di casa è perfetta e il primo drive offensivo del quarto periodo si chiude con un lancio dalla difficoltà elevatissima sbagliato al quarto down, che regala nuovamente il possesso a Brady e compagni. Il ritmo dell’incontro si abbassa e a mettere la parola fine sul match è l’intercetto di Devin White a 1’33” dalla fine. Nessun punto, quindi, viene segnato nell’ultimo periodo e 31-9 è il punteggio quando il cronometro arriva a zero: a festeggiare sono dunque Brady e compagni, che regalano alla franchigia guidata dalla famiglia Glazer (proprietaria, oltre che dei Bucs, anche del Manchester United) il secondo titolo Nfl. Proprio Brady vince per la quinta volta in carriera il titolo di Mvp del Super Bowl, altro record aggiornato per una vera e propria leggenda vivente dello sport, non solo del football americano.