Il campione di nuoto azzurro si è scusato, ma non ha evitato l'ondata di accuse sui social per una frase utilizzata
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Pubblica il motto fascista 'Boia chi molla', poi chiede scusa ma ormai è troppo tardi per evitare le accuse sui social. Gaffe o scivolone, per il campione di nuoto azzurro Thomas Ceccon, primatista mondiale dei 100 dorso, si è scatenata in breve una bufera di commenti per la storia pubblicata su Instagram e lasciata per diverso tempo con il celebre motto fascista. Dopo averla cancellata, l'atleta classe 2001 ha pubblicato un'altra storia in cui precisa: "Sono spiacente del fraintendimento e ho una cosa molto importante da precisare, assumendomi la responsabilità della mia inesperienza. Non conoscevo le connotazioni storiche della frase che ho scritto e mi dissocio da ogni suo significato politico e ideologico".
In mattina Ceccon è stato impegnato in acqua. Ultima sessione di batterie per ragazzi e senior ai campionati estivi di categoria in svolgimento allo Stadio del Nuoto a Roma. Ultime gare anche per Thomas Ceccon e Lorenzo Zazzeri, entrambi impegnati nelle batterie dei 100 stile libero. Il campione del mondo dei 50 farfalla ha chiuso con il primo tempo di 48"16. Terzo crono per Lorenzo Zazzeri, argento a Fukuoka con la 4x200 stile libero, che nuota in 49"90. Niente 'derby azzurro' in finale. Entrambi decidono di non disputare la gara del pomeriggio e concludono cosi' campionatio e stagione, dopo i successi al mondiale appena concluso.