La padovana si arrende alla francese Lesaffre, gli azzurri solo alla Russia
L’Italia del nuoto in corsia chiude con due medaglie d’argento la prima giornata di finali agli Europei di Glasgow. Dopo il secondo posto della Cusinato nei 400 misti femminili, infatti, si piazza seconda anche la staffetta 4x100 stile libero maschile. Dotto, Gendarme, Zazzeri e Miressi chiudono in 3’12”90, battuti solo dalla favorita Russia (3’12”23). Terza la Polonia (3’14”20). Chiude quinta, invece, la 4x100 stile libero femminile.
C’era molta attesa per la prova di Ilaria Cusinato, sia perché i suoi 400 misti erano la prima finale in assoluto degli Europei di Glasgow, sia perché i tempi fatti registrare quest’anno dalla 18enne allieva di Stefano Morini “chiamavano” una medaglia. E così è stato, perché la Cusinato non si è fatta mangiare dall’ansia della prima grande occasione a livello internazionale e ha portato a termine una gara di grande sostanza. Partenza misurata per lei, con l’accoppiata delfino-dorso fatte senza strappare, con un quarto posto parziale ma a distanza ravvicinata da chi era in testa. Poi, nella frazione a rana, l’attacco dell’azzurra, che arriva persino ad affiancare la francese Fantine Lesaffre (miglior tempo nelle batterie del mattino).
La francese però reagisce, si riprende qualche decimo di margine e poi dimostra di avere più energie anche nel cento finale, quello a stile libero. E’ proprio la Lesaffre a toccare per primo, vincendo l’oro in 4’34”17. Alle sue spalle c’è però una splendida Ilaria Cusinato (4’35”05). Il bronzo va alla britannica Hannah Miley (4’35”34). Tutto sommato non sfigura anche l’altra azzurra in gara, Carlotta Toni, che chiude al settimo posto con il tempo di 4’40”18.
Il sorriso arriva invece dalla staffetta 4x100 stile libero maschile, con Luca Dotto, Ivano Vendrame, Lorenzo Zazzeri e Alessandro Miressi capaci di stampare un ottimo 3’12”90. Solo la Russia è riuscita a far meglio, chiudendo in 3’12”23. Più compatta la staffetta russa, con tutti i frazionasti racchiusi tra il 47”39 e il 48”62. L’Italia invece ha potuto contare su un super Alessandro Miressi, autore della migliore frazione tra tutti e 32 i finalisti (46”99 lanciato), grazie alla quale l’Italia ha rimontato dal quarto al secondo posto, non troppo lontano dalla Russia. Un dato che lascia ben sperare per la gara individuale dei 100 metri stile libero. Per completare il podio, il bronzo della 4x100 è andato alla Polonia, che ha chiuso in 3’14”20.
Il secondo posto nelle batterie del mattino poteva illudere, ma l’Italia aveva già calato tutti i suoi assi sin dalla prima prova e aveva poco da migliorare, se non nelle singole prestazioni. Così la medaglia per il quartetto della 4x100 stile libero femminile non è arrivata, e senza neanche troppi rimpianti, visti i tempi delle squadre sul podio. A trionfare, a sorpresa, è stata la Francia che, trascinata da una straordinaria Charlotte Bonnet (52”20 lanciato in seconda frazione per lei) ha battuto sul filo di lana la super-favorita Olanda. 3’34”65 per le transalpine, 3’34”77 per le delusissime “Orange”. Al terzo posto si è piazzata la Danimarca (3’37”03), che ha fatto storcere la bocca a molti, visto che le danesi al mattino erano state ottave alla pari con la Polonia, ma la Len aveva deciso di ammettere entrambe alla finale, insolitamente a nove. Poche recriminazioni, in ogni caso, per l’Italia, che ha chiuso quinta (in 3’38”11) nonostante un buon 53”59 lanciato di Federica Pellegrini in ultima frazione. Il ritardo accumulato, però, da Giada Galizi, Erika Ferraioli e Laura Letrari era troppo elevato per sperare nel podio.
Buoni risultati per gli atleti italiani anche nelle altre gare del pomeriggio scozzese: dopo lo splendido ingresso in finale, al mattino, di Simona Quadarella negli 800 stile libero, centrano infatti la finale dei 100 farfalla femminili sia Ilaria Bianchi (terzo tempo con 57”59) che Elena Di Liddo (quarta con 57”82). Avanza tra i magnifici otto anche il veterano Fabio Scozzoli (30 anni compiuti oggi), che si regala la finale dei 100 rana con il quarto miglior crono (59”65) nella lista guidata dall’inarrivabile Adam Peaty (58”04). Le uniche piccole delusioni del pomeriggio arrivano dalle semifinali dei 50 stile libero femminili (Erika Ferraioli 15ª in 25”39 ed eliminata) e dei 50 dorso maschili (Simone Sabbioni nono e primo degli esclusi in 24”99, Thomas Ceccon 16° in 25”50).