Giulia Gabbrielleschi, Ginevra Taddeucci, Andrea Filadelli e Marcello Guidi hanno chiuso la prova con venti secondi di ritardo dall'Ungheria di David Betlehem e Kristof Rasovszky
di Marco CangelliSi chiude con un argento per l'Italia gli Europei di nuoto di fondo andati in scena a Belgrado. Dopo aver conquistato tre ori nelle prove individuali, il movimento tricolore si è dovuto accontentare del secondo posto nella staffetta 4x1500 metri alle spalle dell'Ungheria guidata da David Betlehem e Kristof Rasovszky. Giulia Gabbrielleschi, Ginevra Taddeucci, Andrea Filadelli e Marcello Guidi hanno provato a contrastare i magiari fermandosi a soli venti secondi dall'oro, ma guadagnandosi il successo nel medagliere.
Inizio abbastanza guardingo con la spagnola Maria de Valdes Alvar destinata a far il ritmo seguita a stretto giro da Gabrielleschi che ha consegnato a Tadeucci il testimone senza grossi problemi. Quest'ultima ha lasciato sfogare l'israeliano Matan Roditi, unico rappresentante maschile nella seconda frazione e per questo motivo andato subito in fuga al cospetto di uno schieramento rosa guidato proprio dalla 27enne fiorentina che è emersa dal gruppo principale consegnando il testimone a Filadelli con un certo vantaggio.
Ciò non è bastato per evitare la rimonta dell'Ungheria guidata da Betlehem che, non solo ha superato Israele, ma è andato a riprendere anche Filadelli staccandolo di una decina di secondi. Nell'ultima frazione le forze in campo non sono cambiate con Rasovszky che ha ampliato il vantaggio costringendo Guidi a toccare lo striscione d'arrivo con venti secondi di ritardo dal vincitore e davanti alla Francia, terza con quarantaquattro secondi di distacco.