La Divina manda un messaggio alla Vezzali: “Rischiamo di perdere una generazione di atleti"
"Tokyo? I 200 saranno una delle gare più tirate di sempre. Bisognerà veramente essere preparati a sostenere tre sessioni al 100% con una minima progressione per la fatica. Con la forma del 2019...". Lo ha detto Federica Pellegrini nel corso di una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, in vista delle prossime Olimpiadi in Giappone. Sul pianto liberatorio per la qualificazione alla sua quinta Olimpiade, la campionessa veneta aggiunge: "Sembrava scontato, volevo mettermi alla prova in una stagione dove è andato tutto in salita. È stata tosta e dentro di me volevo meritarmi la qualificazione. Quel pianto dopo è venuto spontaneo, liberatorio. Rivedendomi mi sono detta: cacchio, sto diventando patetica, basta piangere! Ma tornare sui propri ritmi non è stato facile".
Parlando della riapertura di palestre e piscine, la Divina manda anche un messaggio a Valentina Vezzali: "Vezzali sottosegretaria con delega allo Sport? Valentina è la persona più adatta per ricoprire questo ruolo. Vorrei che cercasse di riaprire gli impianti per le generazioni più giovani. L'Italia non è un grande bacino come gli Stati Uniti e rischiamo di perdere una generazione di atleti".
Sull'esperienza del Covid, che ha rallentato la sua preparazione: "È stata una grande fatica riprendermi. Temevo per i polmoni e la mia reazione è stata più di rabbia che di paura. I primi 5 giorni del post Covid sono stati davvero debilitanti con dolori mai provati neanche dopo gli allenamenti più duri", ricorda Pellegrini.
Sul futuro lontano dalle piscine, dichiara: "La sto gestendo. Vivere ogni gara come se fosse l'ultima che fai, è un po' angosciante. Quando arriverà il momento lo capirò, cercherò di viverlo al meglio possibile. E a godermelo. Sarà una virata verso una vita nuova. Io non ho mai avuto paura dei cambiamenti e ne ho fatti parecchi. Il ritiro lo vedo come una cosa molto positiva".
"Io quando entro in acqua sto bene, mi diverto, mi diverte ancora come le prime volte. Anche se è molto più faticoso, la coscienza atletica che ho in questo momento non l'ho mai avuta neanche a 20 anni quando ero al top a Roma 2009. Me la voglio godere finché posso", ribadisce Pellegrini in vista dei Giochi. "Un'Olimpiade è un'Olimpiade, il fatto che dopo Rio siano stati 4 anni incredibili con 3 ori mondiali, sicuramente ha guarito la ferita di Rio", aggiunge. Nel futuro matrimonio e figli? "Sono cose naturali, non si programmano. Dopo le Olimpiadi non si programma più niente!", conclude.