Oro alla fuoriclasse Ledecky, argento alla spagnola Belmonte
Straordinaria impresa di Simona Quadarella: la 18enne romana ha conquistato la medaglia di bronzo nei 1500 metri stile libero ai Mondiali di Budapest. Meraviglioso il terzo posto con il tempo di 15'53"86, alle spalle del fenomeno statunitense Katie Ledecky (15'31"82) e della spagnola Mireia Belmonte Garcia (15'50"89). Dopo Alessia Filippi a Roma 2009, l'Italia torna sul podio in questa specialità.
Una straordinaria Simona Quadarella regala la seconda medaglia in vasca all'Italia in questi Mondiali di Budapest. La nuotatrice azzurra chiude al terzo posto i 1500 metri stile libero con il tempo di 1'53"86 alle spalle del fenomeno statunitense Katie Ledecky (15’31”82) e della spagnola Mireia Belmonte Garcia (15’50”89). L'americana, come da pronostico, fa gara a sè: dalla prima vasca inizia ad incrementare il proprio vantaggio, imponendo un ritmo infernale ed insostenibile per qualsiasi avversaria. Bracciata dopo bracciata, la Ledecky fa il vuoto mentre alle sue spalle infuria la battaglia per le altre medaglie. Simona Quadarella e Belmonte Garcia si staccano dalle altre a metà gara e proseguono spalla a spalla fino ai 1200 metri quando la catalana piazza il sorpasso ed inizia ad allungare. Per Simona le energie diminuiscono e sale forte il tifo del pubblico di casa che spinge l'ungherese Boglarka Kapas verso una incredibile rimonta. La Quadarella, però, tiene duro e mantiene il proprio vantaggio, chiudendo in terza posizione e conquistando una strepitosa medaglia di bronzo. Dopo Alessia Filippi nel 2009, è lei a raccogliere una medaglia iridata a distanza di 8 anni in questa specialità.
"Non ci credo, era tanto che ci credevo, ci ho sempre creduto, ma mi sembrava impossibile. Vedevo che non c'era nessuno davanti a me e mi sembrava impossibile". Non riesce a parlare tanta è l'emozione e le lacrime che gli inondano il viso per il pianto a dirotto, Simona Quadarella, dopo la conquistato del bronzo nei 1500 sl ai mondiali di nuoto di Budapest. "Ho creduto anche un po' all'argento alla fine ero morta, ma va bene così. Ci eravamo prefissati di non partire troppo veloce - aggiunge l'azzurra ai microfoni della Rai - e così è stato e non ho mollato neanche di un centimetro. Una dedica? All'allenatore, alla mia famiglia, ai miei amici e a tutti quelli che mi sono stati vicini. Una dedica speciale a mia sorella, era il mio idolo e mi ha insegnato tanto"