L'azzurro, già bronzo a Londra 2016, chiude in 2'08"54. Oro al russo Chupkov, argento al britannico Wilby. Nella staffetta nuovo primato italiano
Luca Pizzini conquista il bronzo nei 200 rana agli Europei di Glasgow precedendo di un solo centesimo l'atleta di casa Ross Murdoch (2’08”54 contro 2’08”55). PIzzini conferma dunque il bronzo di Londra 2016. L’oro, con record europeo, va al russo Anton Chupkov (2’06”80), mentre l’argento va all’altro britannico James Wilby (2’08”39). Bronzo anche per la staffetta azzurra nella 4x100 mista mista, che ha chiuso in 3'44"85, nuovo record italiano.
"Ho studiato gli avversari e le loro tattiche di gara. Ho provato a forzare un po' di più il terzo cinquanta e nell'ultimo me la sono giocata con quello che avevo da spendere. Spiace non aver fatto il record italiano, sarà per l'anno prossimo. E' una medaglia dal sapore dolce", ha commentato Pizzini ai microfoni di Rai Sport dopo il suo bronzo.
IL RUGGITO DI PIZZINI - Luca Pizzini si conferma: il 29enne ranista veronese ripete a due anni di distanza il bronzo conquistato nei 200 rana agli Europei di Londra, ma stavolta lo fa con un crono ben più importante. Il 2’10”39 che gli bastò nel 2016 qui gli sarebbe valso solo l’ottavo posto. Invece lui, che in semifinale aveva stampato il personale (2’08”52, a due centesimi dal record italiano), piazza un’altra gara di grande sostanza, ripete quasi al centesimo il tempo di ieri e con 2’08”54 chiude ancora terzo. Per di più precedendo di un solo centesimo il britannico Ross Murdoch. L’oro va all’inarrivabile 21enne russo Anton Chupkov (2’06”80, nuovo record europeo), mentre l’argento è del britannico James Wilby (2’08”39).
STAFFETTA DA APPLAUSI - L’altra gioia di giornata arriva nell’ultima finale in programma, la staffetta 4x100 mista mista, che prevede due uomini e due donne al via. L’Italia schiera Margherita Panziera nel dorso, Fabio Scozzoli nella rana, Elena Di Liddo nella farfalla e l’oro individuale Alessandro Miressi nello stile libero. La Gran Bretagna è la grande favorita (con super Peaty a regalarle un ampio margine) e non delude, con il record europeo di 3’40”18. Alle sue spalle si piazza la Russia di un grandissimo Kolesnikov (che in 52”51 fa meglio della gara individuale e stampa il record mondiale juniores) in 3’42”71, ma al terzo posto c’è l’Italia, che sfrutta al meglio la quarta frazione di Miressi e, con quattro frazioni molto equilibrate chiude in 3’44”85, nuovo record italiano.
LE ALTRE GARE - Erano tanti gli azzurri impegnati in gara nel pomeriggio di oggi. Le prime a salire sui blocchi di partenza, per la finale dei 200 farfalla, sono state Ilaria Cusinato e Alessia Polieri. Già brave a centrare l’ingresso tra le magnifiche otto, le due azzurre non sono riuscite a inserirsi nel discorso per le medaglie, chiudendo rispettivamente settima (2’08”91) e ottava (2’09”25) in una finale vinta dall’ungherese Kapaa (2’07”13) grazie a una spettacolare ultima vasca. Alle sue spalle la russa Chimrova e la britannica Thomas. La delusione più grande di giornata arriva invece dalla finale dei 100 dorso maschili: dopo aver dato in semifinale l’impressione di poter salire tranquillamente sul podio, infatti, Simone Sabbioni si perde in finale, peggiora di quasi mezzo secondo il tempo di ieri (da 53”39 a 53”85) e chiude quinto, appaiato tra l’altro all’altro finalista italiano, il giovanissimo Thomas Ceccon, che invece può essere più che felice di questo piazzamento (con tanto di record personale). Peccato, perché dietro gli imprendibili russi Kolesnikov (52”53, oro e record mondiale juniores) e Rylov (argento in 52”74), il bronzo era alla portata. Lo ha centrato il greco Christou con 53”72, ben più alto del 53”39 fatto segnare ieri da Sabbioni. Torna il sorriso, invece, con le semifinali dei 100 dorso femminili: accedono alla finale sia Carlotta Zofkova (terzo tempo assoluto in 53”88, record personale) che Margherita Panziera (quinto tempo in 53”90 nonostante una virata sbagliata). Domani potranno giocarsela anche per il podio. Bene anche Filippo Megli, che dopo aver trascinato al bronzo la staffetta 4x200 stile libero ieri, trova la finale anche nella prova individuale eguagliando il personale (1’46”70) e centrando il quarto tempo complessivo. Ma visto il suo 1’45”44 lanciato nuotato ieri in staffetta, per lui sembrano esserci ancora margini: forse solo il lituano Rapsys (1’45”33 oggi) è fuori dalla portata dell’azzurro. Nelle semifinali dei 200 rana femminili eliminazione di Francesca Fangio e Anna Pirovano: per centrare la finale avrebbero dovuto nuotare attorno se non oltre i propri limiti, non ci riescono e chiudono rispettivamente 14ª (in 2’28”52) e 15ª (in 2’29”21). Una gioia e una delusione arrivano invece dalle semifinali dei 50 farfalla maschili: il sorriso lo regala il 21enne Andrea Vergani, che dopo aver siglato il personale già in batteria (23”61) lo abbatte anche in semifinale (23”37) e centra la finale con il quinto tempo complessivo. Male invece il primatista italiano Piero Codia, che non va oltre un 23”63 che gli vale solo il 13° tempo, a 22 centesimi dalla finale. Per il resto, la finale dei 200 stile libero femminili, orfani della Divina Pellegrini, hanno visto la vittoria della francese Charlotte Bonnet con l’ottimo tempo di 1’54”95, record dei campionati. Alle sue spalle l’olandese Heemskerk e la russa Guzhenkova. La finale dei 200 misti maschili va invece allo svizzero Jeremy Desplanches (1’57”04), che precede il tedesco Heinz e il britannico Litchfield.