Arrivano anche l'argento per Alessandro Miressi, Elena Di Liddo e la staffetta 4x50 mista. Bronzo per Martina Carraro
Simona Quadarella non tradisce le aspettative e agli Europei in vasca corta si conferma anche nei 400 metri stile libero, dove vince la medaglia d'oro già conquistata negli 800. E l'Italia chiude la manifestazione con il record delle medaglie: in giornata arrivano anche l'argento per Alessandro Miressi nei 100 stile libero, per Elena Di Liddo nei 100 farfalla e per le ragazze della staffetta 4x50 mista. Bronzo per Martina Carraro nei 200 rana.
Simona Quadarella sembra non volersi fermare più. A dieci giorni dal suo 21esimo compleanno, la nuotatrice romana festeggia con congruo anticipo aggiudicandosi così un'altra medaglia d'oro agli Europei di nuoto in vasca corta; questa volta nei 400 metri stile libero. Suo quindi l'ultimo oro in una giornata trionfale per i colori azzurri, con una pioggia di medaglie che permette al nuoto italiano di fissare un nuovo record. La manifestazione viene chiusa infatti con sei medaglie d'oro, sette d'argento e sette di bronzo, per un totale di venti: non era mai successo. E meglio dell'Italia, quest'anno, ha fatto solo la Russia nell'intera rassegna continentale e prima nel medagliere.
La regina della giornata, in casa Italia, è però senza dubbi la Quadarella. Una vittoria da campionessa e da combattente quella di Simona, che chiude con il tempo di 3:59.75, scendendo sotto il muro dei 4 minuti. Un rush finale pazzesco, dove riesce a piegare le mire della tedesca Isabel Marie Gose (4:00.01), che aveva dominato la gara fino all'ultima vasca, e dell’ungherese Anja Kesely (4.00:04). Una vittoria da combattente. Per lei è il personale, letteralmente stracciato (4:01.17 il precedente crono). Ottava posizione per Martina Rita Caramignoli in 4:05.43.
Una seconda parte di gara poderosa permette ad Alessandro Miressi di ottenere forse il massimo risultato possibile nella giornata odierna: una splendida medaglia d'argento alle spalle di un avversario inarrivabile. I 100 stile libero vanno infatti a Vladimir Morozov, in testa dal primo all'ultimo metro. L'azzurro però cresce considerevolmente dopo le prime due vasche (a metà gara è fuori dal podio, alle spalle anche dell'ucraino Shetsov e del francese Grousset, rispettivamente a 43 e 47 centesimi dal leader), e grazie a un'irresistibile progressione artiglia l'argento, bissando lo stesso risultato ottenuto a Copenhagen 2017, ma nei 50 metri. Completa il podio l'altro russo Vladislav Grinev.
Splendido anche il bronzo di Martina Carraro nei 200 metri rana, anch'esso ottenuto in una poderosa rimonta: la ligure resta fuori dalla zona podio per i primi tre quarti di gara, in cui è Francesca Fangio a far sperare l'Italia del nuoto: è lei infatti a inseguire la britannica Reinshaw (che poi si prenderà l'argento) e la svizzera Mamie, con 18 centesimi di distacco ai 50 metri. Francesca a metà gara si porta al secondo posto, con 85 centesimi di ritardo, ma è proprio in questo momento che la russa Temnikova mette il turbo e si prende la vittoria. Nel frattempo perde terreno la Fangio, superata dalla connazionale Carraro che in questo modo va a stabilire anche il nuovo record italiano.
Un'altra medaglia d'argento per l'Italia arriva nei 100 farfalla donne, con Elena Di Liddo che in 56.37 deve arrendersi alla bielorussa Shkurdai (56.21). Terza posizione per la greca Ntountounaki (56.44), mentre finisce fuori dal podio l'altra azzurra Ilaria Bianchi (quinta in 56.92). Un pizzico di delusione per Elena, che a sua volta cresce poderosamente nella seconda parte di gara: con una partenza più convincente, forse, anche l'oro sarebbe stato a portata di mano. Delusione invece per Thomas Ceccon, quarto nella finale dei 100 misti: l'oro va al russo Kolesnikov, che precede il connazionale Fesikov e il greco Vazaios.
E l'ultima gioia del giorno e degli Europei è forse la più inattesa in assoluto: l'argento nella staffetta femminile 4x50 conquistata da Silvia Scalia, Benedetta Pilato, Elena Di Liddo e Silvia Di Pietro. Buona parte del merito è proprio della giovanissima Benedetta, che nella sua frazione porta le Azzurre in testa costruendo di fatto la medaglia. Bravissima poi Elena Di Liddo a mantenere il vantaggio sulla rimontante Polonia, Silvia Di Pietro poi conserva l'argento sulla Russia (terza).