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Andrea Fuentes ha salvato la statunitense, svenuta in piscina ai Mondiali di nuoto: "Ha conosciuto i suoi limiti, capita anche in altri sport"
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Ha fatto il giro del mondo l'immagine di Anita Alvarez, svenuta in vasca durante la sua esibizione ai Mondiali di nuoto sincronizzato, salvata dalla sua allenatrice Andrea Fuentes, che si è tuffata in piscina per tirarla fuori prestarle soccorso. La sincronetta statunitense ha ripreso subito conoscenza e ora sta bene, come confermato proprio dalla sua allenatrice. "È stato un grosso spavento, mi sono tuffata perché i bagnini non lo hanno fatto - ha raccontato al quotidiano spagnolo 'Marca' - Ho avuto paura perché vedevo che non respirava, ma ora si sente benissimo. È stato un grosso spavento. Ora deve riposare, starà bene per la finale a squadre".
Su Instagram l'allenatrice (39 anni, atleta femminile spagnola più vincente di sempre alle Olimpiadi con i suoi 3 argenti e un bronzo nel sincro) ha aggiunto: "Che giornata, penso di avere provato ogni tipo di emozione possibile! La prova di Anita è stata incredibile, la sua migliore performance di sempre: ha spinto cercando i suoi limiti e li ha trovati. Ma ora sta bene, lo hanno confermato anche i medici. Sappiamo tutti che succede in altri sport: ciclismo, maratona, atletica leggera... alcuni non arrivano al traguardo e alcuni finiscono persino gattonando o svenendo. Anche il nostro sport è molto difficile. Ora è il momento di riposarsi e riprendersi".