C'è grande preoccupazione in Giappone per una campagna vaccinale che stenta a decollare
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Mancano 100 giorni alla cerimonia d'apertura dei Giochi Olimpici di Tokyo, posticipati di un anno a causa del coronavirus. L'obiettivo degli organizzatori è allestire una manifestazione in totale sicurezza, ma in Giappone è allarme per una campagna vaccinale che stenta a decollare: meno dell'1% della popolazione ha ricevuto una dose di vaccino e si teme la quarta ondata. Gli 11mila atleti previsti saranno tamponati di frequente e non potranno usare i mezzi pubblici.
Comunque andranno le prossime Olimpiadi passeranno comunque alla storia come i primi Giochi in piena pandemia da coronavirus. L'obiettivo è la sicurezza di atleti, ufficiali di gara, volontari e pubblico e per questo motivo non saranno presenti spettatori stranieri sugli spalti. In base all'ultimo aggiornamento del Playbook, lo scorso febbraio, gli atleti che partecipano ai Giochi saranno sottoposti a un tampone ogni 4 giorni, ma e' probabile che la frequenza venga aumentata a causa della presenza delle ultime varianti del virus che hanno provocato un'impennata dei casi in Giappone nelle ultime settimane. Oltre alle competizioni delle gare durante l'evento sportivo gli atleti saranno limitati nei movimenti e non potranno utilizzare i trasporti pubblici, se non in possesso di un permesso speciale.
Il Giappone è spaccato, tra chi sostiene il progetto olimpico e chi è assolutamente contrario e teme per la propria salute. Una profonda spaccatura che condiziona anche le scelte politiche. il governo giapponese si è opposto alla proposta degli scienziati di dare la priorità alla vaccinazione di tutti gli atleti partecipanti, dopo che i media hanno riferito che tale decisione avrebbe scatenato una veemente reazione sui social media.
Per tentare di contenere la diffusione del virus durante i Giochi estivi, l'ultima idea degli organizzatori è riservare un hotel con 300 camere da letto agli atleti asintomatici o che presenteranno lieve sintomi associati al Covid-19. Lo anticipa l'agenzia Kyodo, che cita fonti a conoscenza del dossier. Gli sportivi o il personale tecnico che risulteranno positivi, ma che non necessiteranno di un ricovero in ospedale, osserveranno un periodo di quarantena di 10 giorni nell'hotel.