L'atleta algerina ha annunciato di essere pronta a difendere l'oro conquistato a Parigi
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Imane Khelif ha confermato di essere pronta a volare a Los Angeles nel 2028 per difendere la medaglia d'oro conquistata a Parigi nel torneo olimpico dei pesi welter: "Non vedo l'ora di andare a Los Angeles 2028 per difendere l'oro di Parigi", ha detto la pugile algerina nel corso di un'intervista ai britannici di ITV dopo che il comitato olimpico internazionale ha annunciato che la boxe sarà inclusa nel programma dei prossimi Giochi, a Los Angeles.
"Cosa dico delle politiche antitransgender di Trump? Io non sono transgender - ha evidenziato -. La cosa non mi riguarda e non mi intimidisce". Il presidente degli Stati Uniti ha recentemente emesso un ordine esecutivo che vieta la partecipazione di atlete transgender a competizioni femminili e, successivamente, un altro contro la presenza di trans nell'esercito, poi bloccato da un giudice federale di Washington.
Khelif era stata al centro di un'accesissima polemica riguardante la sua identità sessuale nel corso degli ultimi Giochi, dato che l'anno prima era stata squalificata dai Mondiali femminili e l'International Boxing Association aveva affermato che l'atleta si era sottoposta a un test del DNA che aveva evidenziato la presenza di cromosomi XY. Il Comitato Olimpico Internazionale aveva successivamente smentito tale circostanza, spiegando che la squalifica era legata agli alti livelli di testosterone nel sangue e durante le Olimpiadi, anche tramite il presidente Bach, aveva ribadito come Khelif fosse donna a tutti gli effetti. L'IBA, sempre con le stesse motivazioni, l'ha poi esclusa anche dai Mondiali 2025.
La pugile algerina aveva per altro sporto denuncia contro chi l'aveva definita transgender (ad esempio Elon Musk e J.K. Rowling) scatenando una campagna d'odio social nei suoi confronti.
"Come diciamo in Algeria, chi non ha nulla da nascondere non dovrebbe avere paura. La verità è diventata chiara alle Olimpiadi di Parigi: l'ingiustizia è stata smascherata e la verità è stata riconosciuta dal Cio a Parigi - ha concluso la 25enne -. Mi considero una ragazza, come tutte le altre. Sono nata donna e ho sempre vissuto da donna".