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L’Italrugby convince: 28-17 alla Georgia

Quattro mete degli azzurri al Franchi di Firenze

10 Nov 2018 - 17:05

All’Artemio Franchi di Firenze l’Italia del rugby vince al termine di una lunga battaglia l’importante test match contro la Georgia, che si arrende con il punteggio di 28-17 (18-7 a metà gara). Una vittoria importante per gli azzurri, che scavalcano i georgiani nel ranking mondiale e rafforzano il proprio posto nel “Sei Nazioni”. Quattro le mete dell’Italia, due per tempo, firmate da Campagnaro, Bellini, Budd e Allan.

Subito molto aggressiva in avvio la Georgia, che costringe l’Italia sulla difensiva. Un errore in mischia dei georgiani, che regala agli azzurri un calcio di punizione, prepara però il terreno per la controffensiva dell’Italia, che mette alle corde la Georgia fino al nuovo calcio di punizione che Allan decide di provare a trasformare. L’azzurro centra i pali e l’Italia sblocca il risultato (3-0 al 10’). Sei minuti più tardi, però, un errore di Campagnaro che manca il placcaggio favorisce l’avanzata di Mchedlidze che va a schiacciare la meta del sorpasso georgiano. Matiashvili non sbaglia la trasformazione e al 17’ siamo sotto di 4 (3-7). La reazione dell’Italia è immediata e proprio Campagnaro, autore dell’errore decisivo pochi minuti prima, abbatte letteralmente l’ultima linea difensiva georgiana mettendo a segno la meta del controsorpasso, con Allan che poco dopo trasforma (10-7 al 22’). La gara resta più che viva e al 25’ Matiashvili ha sul piede il calcio del possibile nuovo pareggio ma sbaglia la conclusione. Subito dopo il georgiano Tsutskiridze commette un brutto fallo e subisce il cartellino giallo: Georgia in 14 uomini per dieci minuti. L’Italia prova ad approfittarne, ma prima un’infrazione a pochi metri dalla meta (31’), poi una lunghissima azione d’attacco non concretizzata dopo ben 19 fasi porta gli azzurri ad accontentarsi del calcio di Allan che almeno ci dà il +6 (13-7 al 36’). La meta è però rimandata di pochissimo, perché al 39’ Tebaldi serve Bellini che trova l’ultimo spiraglio per andare in meta. Stavolta Allan, da posizione molto defilata, non trasforma, ma all’intervallo l’Italia è avanti 18-7.

Il secondo tempo inizia nel migliore dei modi, con l’Italia che guadagna un calcio di punizione ma decide di tentare la strada della meta, che puntualmente arriva al 43’ quando Lovotti premia l’inserimento di Budd, che schiaccia oltre la linea. Allan manca la trasformazione, ma l’Italia è ora sul +16 (23-7). A questo punto la Georgia prova a reagire e al 48’ Sharikadze viene fermato solo a due metri dalla linea di meta. I georgiani provano ad insistere, ma la mail dell’Italia resiste ancora e gli azzurri recuperano un pallone fondamentale. Poco dopo la Georgia si sblocca con un calcio tra i pali di Matiashvili che riporta gli ospiti sul -13 (23-10 al 53’. L’Italia però non trema e anzi al 57’ allunga ancora: palla recuperata nella zona centrale del campo, Allan trova il varco giusto e va in meta per il nuovo massimo vantaggio (28-10). Peccato solo per la terza mancata trasformazione consecutiva. La vittoria sembra ormai in ghiaccio, invece c’è ancora un po’ da soffrire, perché al 63’ l’arbitro, con l’ausilio della moviola, assegna alla Georgia una meta tecnica (28-17) e rifila a Benvenuti il cartellino giallo che costringe l’Italia in 14 uomini per dieci minuti. Sono i minuti più duri per l’Italia, che prova a resistere stoicamente e ci riesce, anche grazie a qualche imprecisione dei georgiani. Il finale, una volta ristabilita la parità numerica, è in discesa, con l’Italia che controlla e chiude sul 28-17: l’assalto della Georgia è respinto, il posto nel Sei Nazioni ora è più saldo.

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