Il XV di O'Shea dopo la storica vittoria con il Sudafrica non si conferma
Si chiudono con una sconfitta 19-17 i test match di novembre. L'Italia di Conor O'Shea parte bene e va avanti 7-0 grazie alla meta di Cittadini. Poi con il passare dei minuti il XV azzurro si spegne. Subiamo due punizioni trasformate da Takulua. Poi il sorpasso con la meta di Piutau. Ma arriva la reazione con la meta di Allan. Takulua ci punisce con un calcio ma rispondiamo con Padovani per il 17-16. La chiude Takulua con un'altra punizione per il 19-17.
Si conferma una squadra forte, ma indisciplinata Tonga. Avvio di partita con gli isolani che attaccano e l’Italia che si affida soprattutto a calci lunghi. E così al 2’ c’è la prima occasione per le Aquile di mare, la punizione è lontana ma centrale e Takulua sbaglia. Al 12’ arriva la reazione il XV di O’Shea riesce a costruire la prima azione a campo aperto che costringe gli avversari al fallo. Cittadini esce fuori dalla mischia e incredibilmente vola in meta senza trovare opposizione. A realizzare il calcio che ci porta sul 7-0 è Canna.
E’ il momento migliore per l’Italia che al 16’ torna vicina alla meta. Bella percussione di Bronzini bloccato con un gran placcaggio. Tre minuti e andiamo in superiorità numerica gli arbitri puniscono con il giallo l’intervento di Mapapalangi per un placcaggio pericoloso. Non ne approfitta l’Italia che non sfrutta l’uomo in più e decide di non trasformare una punizione da posizione comoda. E così a un minuto dal ritorno in parità numerica arriva la punizione trasformata da Takulua che questa volta non sbaglia. Siamo sopra di 4, e gli isolani ci credono, sale la pressione e regge a fatica la difesa azzurra. Paghiamo con un cartellino per Panico e così si va al riposo con l’uomo in meno.
I dieci minuti di passione per l’Italrugby iniziano con Panico seduto in panchina. Tonga ci crede e si riversa nella nostra metà campo. Passano 4 minuti e gli isolani accorciano le distanze con il calcio preciso tra i pali ancora di Takulua. Siamo sopra di un punto 7-6 e proviamo la reazione anche in inferiorità numerica. Ma ritrovata la parità al 51’ veniamo puniti ripartenza in campo aperto di Piutau che velocissimo se ne va in area di meta. Takulua, ancora lui, trasforma e siamo sotto 13-7. Toccata nell’orgoglio l’Italia reagisce è Allan a sfruttare il calcio a seguire di McLean e a involarsi nell’area di meta. Canna trasforma e torniamo avanti 14-13.
Sull’onda dell’entusiasmo sfioriamo la meta, ma un piede sulla linea condanna Bisegni che aveva schiacciato l’ovale nell’area avversaria. Subiamo il contraccolpo e si entra nella fase decisiva della gara. Tonga rialza la testa e cerca le giocate in campo aperto, ma i placcaggi sono precisi. Gli ultimi 10 minuti sono una battaglia. E’ Takulua a spaccare la partita con una ripartenza fermata a pochi centimetri dalla meta. Ma subiamo il giallo con Allan e gli isolani vanno avanti 16-14 con la punizione trasformata proprio da Takulua.
La reazione azzurra arriva con il calcio di Padovani che ci riporta avanti, ma proprio all’ultimo minuto arriva la doccia fredda. Troppo fallosi gli uomini di O’Shea concedono ancora una punizione realizzata da Takulua indiscusso man of the match. Finisce 19-17 e manchiamo la seconda vittoria consecutiva dopo quella storica contro il Sudafrica. Prossimo appuntamento al Sei Nazioni 2017 si comincia con il Galles il 5 febbraio.