L'irlandese prende il posto di Brunel: "E' il momento giusto per affrontare una nuova sfida"
Da un francese a un irlandese. La panchina della nazionale di rugby ha trovato un nuovo padrone dopo l'addio a Jacques Brunel. Si tratta di Conor O'Shea, in questa stagione allenatore degli Harlequins londinesi. Lo ha reso noto la Fir con un comunicato ufficiale. Con lui arriverà anche l'ex nazionale inglese Mike Catt, che avrà il ruolo di assistente per l'attacco e per i calciatori. Prosegue, dunque, la tradizione dei ct stranieri.
"Come ho avuto modo di dire quando ho annunciato che avrei lasciato gli Harlequins ritengo che la fine di questa stagione rappresenti per me il giusto momento per affrontare una nuova sfida. Sono onorato ed eccitato all’idea di lavorare con tutte le componenti del rugby italiano per sviluppare l’indubbio potenziale che l’Italia ha come nazione rugbistica. Negli Anni ’90 ho affrontato molte volte una grande Italia e so che, da parte della Federazione e dell’attuale gruppo di giocatori, vi sono la volontà e la capacità per fari sì che questa squadra diventi la più forte Italia di tutti i tempi. Ma questo riguarda il futuro. Oggi, per me c’è un lavoro di da finire con gli Harlequins per chiudere la stagione al meglio e, se possibile, portare un altro po’’ di metallo nella Sala dei Trofei di questa grande società. Saluterò il Club allora, non prima”, le parole di O'Shea.
Il presidente della Fir, Alfredo Gavazzi, spiega così la scelta: "O'Shea è un tecnico giovane, con alle spalle un percorso di successi sul campo ed al tempo stesso con spiccate doti manageriali che potranno rappresentare un grande valore aggiunto nel rapporto con le varie componenti del rugby italiano.Siamo entusiasti di poter dare a Conor, a Mike Catt ed a Stephen Aboud, che avrà un ruolo cruciale nello sviluppo del rugby italiano e nei processi di formazione di giocatori e tecnici sino a livello di Comitati Regionali, un caldo benvenuto. Le nomine del nuovo commissario tecnico, del suo assistente e del Responsabile della Direzione Tecnica per la formazione segnano, per Fir, un cruciale punto di svolta. Abbiamo identificato non solo tre figure di altissimo profilo, ma tre risorse che, per i propri percorsi professionali, sono in possesso di quelli che riteniamo siano i requisiti più adatti per contribuire allo sviluppo del nostro movimento".