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Clamorosa eliminazione per il quartetto Marini-Garozzo-Foconi-Macchi, che perde 45-40 contro gli asiatici. Cheung Ka Long esulta portandosi il dito alla bocca
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Si chiude con un’eliminazione amara l’esperienza azzurra ai Mondiali di Scherma di Milano 2023. Il team di fioretto a squadre maschile viene eliminato da Hong Kong con il punteggio di 45-40 dopo essere stato in vantaggio per gran parte dell’incontro, depauperando un vantaggio di otto punti nel finale. Decisivi il parziale di 13-4 subito da Marini contro Choi a un turno dalla fine e le stoccate nell’ultimo assalto di Cheung contro Garozzo. La sfida è terminata tra le polemiche e i fischi del pubblico per l'esultanza di Cheung Ka Long, che dopo l'ultima stoccata si è rivolto alla tribuna portandosi il dito alla bocca e scatenando in particolare la reazione di Macchi, trattenuto dai compagni.
Termina con un’ultima giornata amara il cammino tricolore ai Mondiali di scherma di Milano 2023: dopo avere condotto per gran parte dell’incontro contro Hong Kong, il quartetto formato da Tommaso Marini, Daniele Garozzo, Alessio Foconi e Filippo Macchi saluta la competizione a causa della rimonta subita, che vale la sconfitta per 45-40. Inizia male in pedana l’Italia, che scivola fino a meno quattro dopo i primi due assalti, complici delle prestazioni non particolarmente brillanti di Garozzo e Macchi. Ci pensa Marini a scuotere il team, con un parziale di 9-4 che porta avanti gli azzurri. La scossa viene avvertita dai compagni di squadra, che allargano il gap fino al +3. Il campione del mondo sembra essere ispirato e amplia il distacco fino al 30-24 che sembra incanalare definitivamente la qualificazione, che diventa quasi realtà sul 35-27 del settimo assalto. A quel punto, black out: Choi rifila a Tommaso un 13-4 che permette agli asiatici di arrivare incredibilmente in vantaggio agli ultimi minuti, che sanciscono definitivamente la clamorosa rimonta subita dagli italiani, che chiudono con una sconfitta per 45-40. Sfuma così la possibilità di eguagliare il record di 11 podi di Catania.