L'Italia batte 45-32 la Russia nella finale per il terzo posto, Azzurre ko e senza medaglie: la Corea del Sud vince 45-35
L'Italia del fioretto maschile va a medaglia nei Mondiali di scherma, strappando il bronzo alla Russia nella finale per il terzo posto. Finisce 45-32 per gli azzurri: manche decisiva affidata a Daniele Garozzo, ma sugli scudi finisce Alessio Foconi grazie a due parziali di 5-0 e 8-1 (più in difficoltà invece Giorgio Avola). Niente medaglia invece per le azzurre della sciabola: la finale per il bronzo finisce 45-35 per la Corea del Sud.
Sono otto le medaglie per l'Italia nei Mondiali 2019 di scherma, con gli azzurri che salgono a quota un argento e sette bronzi grazie al terzo posto dei ragazzi del fioretto. La giornata è però agrodolce, tenuto conto che le speranze italiane erano di raccogliere certamente qualcosa di più. Entrambe le semifinali vengono però perse (quella del fioretto maschile va alla Francia per 45-32, quella della sciabola femminile alla Russia per 45-37). L'Italia deve deglutire l'amaro boccone di un Mondiale senza ori, il primo da Losanna 1987: l'obiettivo diventa quindi quello di raccogliere quantomeno un doppio bronzo.
E la missione viene raggiunta dagli uomini del fioretto, con buona percentuale della vittoria ottenuta grazie a un ispiratissimo Alessio Foconi: l'umbro nato a Roma fatica nella prima manche con Cheremisinov, ma rimonta dallo 0-4 a un più rinfrancante 3-5. La sua vera impresa arriva però nella quarta e soprattutto nella settima manche, in cui di fatto annichilisce i suoi avversari: il parziale contro Safin è di 5-0, con gli Azzurri che volano dal 15-14 al 20-14, quello contro Arslanov è addirittura di 8-1. Ed è quello che mette la vittoria in cassaforte per l'Italia, che dal 30-26 costruito da Daniele Garozzo si ritrova sul 40-30. In mezzo c'era stato un turno molto difficile per Giorgio Avola, che non era proprio riuscito a prendere le misure a Cheremisinov: la Russia aveva infatti rimontato dal 14-21 al 25-24 con un parziale di 11-3. Bravo quindi Garozzo a controllare nell'ultimissimo round proprio Cheremisinov, affondando con tutta calma e grandissima classe ed esperienza i colpi che valgono il bronzo.
Delusione invece per le ragazze, sconfitte per 45-35 dalla Corea del Sud anche nella finalina che assegna il bronzo nella sciabola: Vecchi e Gregorio perdono già i primi due assalti contro Kim e Choi, sono con Martina Criscio arriva una scossa: Italia 15-13. Poi la Corea riprende il controllo delle operazioni e porta a casa un bronzo praticamente mai in discussione. E i rimpianti azzurri non sono certo pochi.