L'australiano si è dichiarato colpevole. Per il magistrato si è trattato di un "singolo atto di stupidità" e ha archiviato l'accusa
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Il tennista australiano Nick Kyrgios si è dichiarato colpevole di aver aggredito l'ex fidanzata, ma ha evitato una condanna per quello che il magistrato ha definito un "singolo atto di stupidità", archiviando l'accusa. Kyrgios ha ammesso davanti al tribunale di Canberra di aver spinto a terra l'allora fidanzata Chiara Passari dopo un'accesa discussione. La donna aveva sporto denuncia 10 mesi dopo i fatti, dopo che la relazione si era conclusa.
Passari ha affermato davanti alla Corte di essere stata gravemente traumatizzata dall'accaduto, di aver subito una grave perdita di peso, di essere rimasta a letto giorno e notte, incapace di dormire o di formare nuove relazioni sentimentali. Gli avvocati di Kyrgios avevano fatto appello per far archiviare l'accusa, sostenendo che si trattava di un singolo episodio, sicuramente fuori luogo, ma isolato.
Il magistrato Beth Campbell ha respinto l'accusa di aggressione, sostenendo che Kyrgios ha agito male, ma il reato non era stato pianificato o premeditato e che si è trattato di un "singolo atto di stupidità" da parte di un giovane che cercava di districarsi da una situazione di tensione.