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Nick Smith e Roy Quaden avrebbero impattato contro i boma delle proprie imbarcazioni perdendo così la vita
di Marco Cangelli© Getty Images
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Una tragedia si è abbattuta sull'edizione numero 79 della Sydney-Hobart, una delle regate d’altura oceanica più importanti e prestigiose al mondo. La competizione, scattata lo scorso 26 dicembre con ben 105 imbarcazioni al via, ha dovuto far i conti con la scomparsa di Nick Smith e Roy Quaden, imbarcati sugli yatch Flying Fish Arctos e Bowline e morti in un incidente causato dal forte vento. Le imbarcazioni dei due velisti si stavano dirigendo verso la lungo la costa del Nuovo Galles del Sud quando, a causa delle condizioni meteo complicate, sarebbero finiti entrambe per impattare contro i boma (le travi in alluminio che sostengono la base della randa) perdendo così improvvisamente la vita.
Gli altri membri dell'equipaggio hanno tentato di rianimare i loro compagni, ma senza successo. Questi incidenti sono oggetto di un'indagine della polizia marittima e tutti i membri delle loro famiglie devono ancora essere contattati, quindi non possiamo fornire ulteriori dettagli", ha detto la direzione della gara in una breve dichiarazione. Venti forti e mare agitato erano comunque previsti.
"Ma il mare non era particolarmente forte secondo le informazioni che ho ricevuto", ha detto David Jacob, vice presidente del club di vela australiano che organizza l'evento. "Queste navi possono affrontare facilmente tali venti. Sono navi d'alto mare, ci sono abituate. La corsa continuerà", ha aggiunto.
A causa delle condizioni proibitive (con venti che spirano fra i 25 e i 30 nodi), la competizione ha dovuto far i conti con il ritiro di Alive, vincitore assoluto della Tattersall Cup dello scorso anno, colpito da problemi al motore; e di Comanche, detentore del record della regata e fermato da un danno alla randa quando si trovava in testa.
La Sydney-Hobart, alla sua 79ma edizione, è considerata una competizioni velistiche più prestigiose ma, a detta dei marinai, anche tra le più pericolose al mondo. Le imbarcazioni, infatti, per raggiungere la Tasmania attraversano lo stretto di Baas: un tratto di mare caratterizzato da un fondale relativamente basso di 50 metri, fortissime correnti e venti che cambiano con una eccezionale rapidità. Sono decine le imbarcazioni affondate in questo tratto di mare dal 1798 quando fu attraversato per la prima volta. Nel 1998, proprio nel corso della Sidney-Hobart, sei marinai sono morti e cinque barche sono affondate, mentre 55 partecipanti sono stati salvati quando un uragano si è abbattuto sulla corsa.