La più recente avventura dello sportivo lucchese pluriamputato (trentotto anni oggi) sarà presto un documentario
di Stefano Gatti© Ilaria Cariello
Cinque vette in sette giorni, ma non solo: Andrea Lanfri, alpinista ed ex atleta paralimpico, ha recentemente concluso il suo viaggio a passo lento attraverso le montagne del Centro Italia. Un’avventura in bici e a piedi che ha visto Andrea (trentotto anni proprio il 26 novembre!) scoprire alcune delle vette più affascinanti dell’Appennino italiano in sella alla sua bicicletta e a piedi lungo i sentieri. Amputato a entrambe le gambe e a sette dita delle mani a causa di una meningite con sepsi meningococcica, Andrea Racconta su base ormai quotidiana una storia di resilienza e rinascita. Parla di una montagna inclusiva, dove con l’impegno, la dedizione e la passione si possono raggiungere traguardi inaspettati. Con questi fondamentale presupposti, e insieme al Club Alpino Italiano, era nato il suo tour appenninico e mulktitasking completato nei brillanti colori della montagna autunnale.
© Ilaria Cariello
Un percorso di oltre trecento chilometri, quello copero da Andrea, durato una settimana e arricchito da salite impegnative, paesaggi mozzafiato ma soprattutto reso ancora più profondo e vissuto da incontri umani intensi e inattesi, che dimostrano come la montagna e l’avventura - con la necessaria preparazione, s'intende - possano essere alla portata di tutti.
© Ilaria Cariello
Partito da Solopaca (comune della Campania in provincia di Benevento), come altrettanti GPM di un “tappone” appenninico, Andrea ha scalato il Monte La Meta, il Monte Amaro, il Corno Grande (Gran Sasso) e il Monte Sirente, immergendosi in panorami spettacolari e facendo tappa in borghi storici come quelli Popoli e città ancora largamete a misura d'uomo come Pescara. Oltre quattrocento i chilometri percorsi in sella, dodicimila i metri di dislivello superati lungo un viaggio “condito” da una certa dose di improvvisazione, a seconda dell’ispirazione del momento.
© Ilaria Cariello
Primo atleta pluriamputato a raggiungere la vetta dell’Everest (maggio 2022), Andrea Lanfri incarna l’idea che lo sport e la montagna possano essere accessibili a tutti. Affrontare un viaggio del genere con le protesi rappresenta una dimostrazione tangibile di come l’inclusione non sia solo una parola, ma un obiettivo concreto. Tutti possono vivere la montagna, purché preparati adeguatamente. Sotto questo punto di vista e grazie ad una riuscitissima combinazione di passione, determinazione e tecnologia Lanfri continua a ispirare chiunque lo voglia seguire.
© Ilaria Cariello
“Il viaggio è un maestro di vita che insegna a superare i propri limiti. Io continuo a ripetere che i limiti sono solo nella nostra testa. Se vogliamo, ognuno di noi può fare grandi cose, basta avere la voglia e il coraggio per mettersi in gioco. Ho già mille idee per il futuro! La bici sarà sempre più parte delle mie sfide, per vivere la montagna in un modo ancora più completo”.
© Ilaria Cariello
La traversata degli Appennini dell’Italia Centrale troverà spazio di racconto all’interno di un documentario, la cui uscita è prevista per i prossimi mesi. Senza dimenticare la prosecuzione di questo itinerario, sotto forma di un lungo tour nelle scuole italiane, che vedrà Andrea impegnato nella divulgazione ai più giovani a partire dalla primavera 2025.
© Ilaria Cariello