La detentrice del titolo e i suoi sfidanti si stanno preparando a sfoderare i nuovi A75 fra allenamenti in mare e test sui nuovi materiali
di Marco CangelliL'America's Cup sembra ancora lontana, eppure il tempo stringe sempre di più e i sei equipaggi iscritti si stanno preparando a metter appunto le loro imbarcazioni. Le regate in programma ad agosto a Barcellona segneranno il ritorno degli A75, diversi rispetto agli A40 visti finora e uguali per tutti i team in gioco. I test con i nuovi mezzi sono ovviamente già partiti e i vari team hanno già mostrato alcune novità con Luna Rossa Prada Pirelli pronto ad affrontare Emirates Team New Zealand per il primo titolo della sua storia.
Come già osservato nel corso delle regate preliminari andate in scena a Jeddah, i grandi favoriti per la conquista della 37a America's Cup rimangono gli uomini di Emirates Team New Zealand, pronti a difendere il trofeo conquistato nel 2021. L'equipaggio guidato da Bobby Kleinschmit è tornato ad Auckland per allenarsi e preparare i prossimi appuntamenti mettendo in acqua un AC40 molto modificato, in modalità LEQ12.
La barca ha mostrato il nuovo foil di dritta che è stato completato pochi giorni dopo con la parte di sinistra. Quest'ultima presenta un design ellittico del bordo d'uscita che si trova fuori da un margine e consente di ridurre le pareti laterali e che si mostra particolarmente affilato. I primi test hanno fornito risultati soddisfacenti con tutte le condizioni di vento e i tecnici stanno approfondendo sul LEQ12 prima di prendere una decisione finale per l'AC75 che attualmente è in fase avanzata presso l'impianto di costruzione posizionato a North Shore.
Mentre timonieri e trimmer valutano l'avanzamento del progetto, si lavora anche dietro le quinte con il team Cyclor che stanno affrontando una serie di test in bicicletta e di fitness prima della definitiva presentazione dei componenti entro la fine dell'estate australe.
In grado di giungere in finale nelle regate nonostante gli esordi di Ruggero Tita e Marco Gradoni alla guida dell'A40, c'è ancora molto da fare in casa Luna Rossa dove si continua a lavorare sodo nella Baia degli Angeli vicino a Cagliari. In merito al design della nuova barca si sa ancora poco a causa della riservatezza che contraddistingue tutti i team, tuttavia è balzata all'occhio la decisione di metter in acqua sia l'A40 e il LEQ12 per delle sfide dall'allenamento che possano consegnare ai tecnici le indicazioni finali per varare il nuovo l'A75. La risposta nelle fasi preliminari è stata più che positiva, fondamentale sarà limare gli ultimi dettagli e sistemare quei problemi di "gioventù" che erano comparsi nelle acque saudite, ma che dovrebbero scomparire con l'approdo a Barcellona.
Chi è probabilmente più avanti nella creazione dell'equipaggio è Alinghi Red Bull Racing che, a differenza degli avversari, si è fermato nella Penisola Arabica per continuare i propri allenamenti in condizioni di meteo ideali. Il team svizzero ha messo base sull'Obhur Creek a Jeddah e ha sfruttato la bella stagione per testarsi con due AC40, mentre al cantiere di Ecublens (Losanna) si lavora sodo per sfornare la nuova barca che ha già visto l'inserimento degli interessanti foil "Tubercle" e "Delta Wing". C'è da aspettarsi comunque delle modifiche in vista del grande appuntamento spagnolo con Alinghi che vuol riportare a casa la Coppa America diciassette anni dopo il trionfo di Valencia.
Se Luna Rossa ha deciso di tenere tutto top secret e Alinghi ha messo in luce soltanto qualche modifica sui propri mezzi, chi non ha paura di metter in luce i propri progressi sembra essere Ineos Britannia che ha scelto di pubblicare le sessioni di allenamento sui propri social. Gli inglesi stanno concentrando sulla pratica pre-partenza e sulle regate usufruendo della loro piattaforma "Mission Control" che monitora le sessioni in tempo reale con l'invio di dati in tempo reale alla base e al quartier generale della Mercedes Applied Science a Brackley, nel Northamptonshire. Il team ha tratto molti insegnamenti dagli insegnamenti tratti dal processo di costruzione del prototipo "T6" in collaborazione con Mercedes Applied Science e ora si prepara a ribaltare il ruolo di "underdog".
Chi si giocherà un posto in America's Cup? NYYC American Magic e il talento nell'equipaggio
Nel corso di gennaio tutti hanno puntato gli occhi su Portsmouth (Rhode Island) dove NYYC American Magic sta preparando il nuovo AC75. I sistemi di controllo della scotta della randa, l'erogazione di potenza dai ciclori, la disposizione delle scotte del fiocco e le funzioni di controllo sono state poste sotto i riflettori, ma il "Patriot" dovrà affrontare la "prova del fuoco" della regata.
Per mantenere alta l'attenzione del team, la squadra americana si trasferirà nei prossimi mesi a Barcellona dove proverà a mantenersi aggiornato sulle tattiche pre-partenza e sulle regate su percorso breve con i due AC40 a disposizione. La squadra ha talento ovunque con Tom Slingsby e Paul Goodison, due pluricampioni del mondo Moth al timone, a cui si aggiungono talenti del calibro di Lucas Calabrese e Harry Melges, pronto a spingere al massimo. C'è da aspettarsi un allenamento ad alta intensità prima dell'arrivo della nuova barca che Tom Slingsby ha rivelato "avrà un gran trambusto".
Orient Express Racing Team ha già partecipato alla Louis Vuitton Cup, ma ufficialmente non ha mai preso parte alla contesa per l'America's Cup. L'equipaggio francese non sembra però esser intimorito dalla scelta e la dimostrazione arriva dalla decisione di rimandare i test su foil e vele nei prossimi mesi usufruendo dei LEQ12. Essendo la sfidante più in ritardo a livello di preparazione, la squadra transalpina ha deciso di acquistare un pacchetto di progettazione da Emirates Team New Zealand e si è deciso di andare quasi immediatamente alla costruzione, quindi non dovrebbe sorprendere se saranno tra i primi a lanciarlo questa primavera.
Con un solo AC40, al team è stata negata la possibilità di provare due barche, ma si tratta di un gruppo ricco di talento e di un atteggiamento positivo che è stato approvato sia dal presidente della Francia, Emmanuel Macron, sia dalla vela francese Federazione con il prestigioso titolo di "Equipe de France" che riconosce tutte e tre le squadre: le squadre Challenger, Youth e Women's America's Cup.
La squadra è cresciuta, arrivando a contare 115 membri, e la sfida è aperta, come ha recentemente sottolineato Thierry Douillard, allenatore della squadra: "Vorrei innanzitutto sottolineare la quantità e la qualità del lavoro svolto nell'ultimo anno. è stata una vera sfida schierarsi alla prima pre-regata AC a Vilanova lo scorso settembre. Abbiamo più che vinto la sfida. Oltre le aspettative. E questo grazie al lavoro estremamente serio di tutti i reparti: tecnico, sportivo e di progettazione, con sviluppo e allenamento preventivo al simulatore. A partire da questa settimana affronteremo una nuova fase cruciale di allenamento: il passaggio dal monotipo AC40 al formato LEQ12. Stiamo iniziando a inserire la tecnologia che verrà successivamente implementata sull'AC75. Stiamo iniziando davvero a raccogliere la sfida tecnologica dell'America's Cup. È un lavoro che aspettavamo da mesi. È IL grande passo delle prossime settimane, che ci permetterà di conoscere le funzionalità della futura barca e di testarle. È una sfida enorme".
Dove si svolge l'America's Cup 2024? Il ritorno della Spagna e la prima volta di Barcellona
Il rapporto fra la Spagna e la Coppa America di vela si è consolidato nel corso degli ultimi anni. Attorno alla fine degli Anni Duemila, la celebre competizione si è svolta per due volte nelle acque di Valencia, terreno di caccia preferito da Alinghi. Dopo il successo del 2003 ad Auckland su Black Magic, gli svizzeri hanno deciso di spostare la sfida nel Mare delle Baleari dove si sono imposti nel 2007 su New Zeland, mentre nel 2010 hanno dovuto cedere il passo al BMW Oracle Racing guidato da James Spithill. Per Barcellona si tratterà invece di un esordio che fa seguito alle regate preliminari andate in scena a Vilanova i la Geltru lo scorso settembre.
Dopo un mese di stop contraddistinto da allenamenti e test solitari, New Zealand potrà finalmente rimettere la barca in acqua per giocarsi il quinto titolo della propria storia. Per alzare al cielo il trofeo bisognerà imporsi in sette prove sulle tredici in programma con l'Italia che sogna un ritorno dopo le sconfitte patite nel 1992 dal Moro di Venezia, nel 2000 e nel 2021 da Luna Rossa. L'equipaggio composto da Ruggero Tita (campione olimpico e del mondo nei Nacra 17, in coppia con Caterina Banti), Marco Gradoni, Vittorio Bissaro e Umberto Molineris ha dimostrato di tener testa al team proveniente dalla Nuova Zelanda e si appresta a vivere un intenso autunno con il rientro probabile James Spithill e Francesco Bruni al timone e la sapiente regia di Max Sirena in qualità di skipper.
Dopo 173 anni di storia, la Coppa America ha conservato intatto il suo fascino tanto da attirare fan da tutta Italia, ma non solo. Per osservare da vicino le imprese di Luna Rossa basterà collegarsi con i canali Mediaset dove verranno trasmesse tutti gli appuntamenti che animeranno la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno della vela mondiale.