Il timoniere inglese ha lanciato la sfida al collega neozelandese in vista della competizione, al via a Barcellona a partire dal pomeriggio di sabato 12 ottobre
di Marco CangelliC'è un po' d'emozione sia in casa INEOS Britannia che Emirates Team New Zealand per la partenza della 37a America's Cup, al via nel pomeriggio di sabato 12 ottobre a Barcellona. Nel bel mezzo dei tradizionali eventi di contorno e di un'improbabile "haka" da parte dei Kiwi per intimorire gli avversari, i leader dei due equipaggi hanno mostrato le proprie intenzione in vista delle regate che porteranno all'assegnazione della Coppa delle Cento Ghinee.
"È un momento incredibilmente speciale e incredibilmente emozionante, non vediamo l’ora di scendere in acqua e iniziare le regate domani - ha spiegato Peter Burling, timoniere di Team New Zealand -. Credo che l’intrigo dell’America’s Cup consista nel fatto che non si sa nulla fino a quando non ci si schiera per la prima partenza, ma siamo molto soddisfatti del pacchetto che abbiamo messo insieme e sono sicuro che gli inglesi saranno a loro volta molto soddisfatti del pacchetto che hanno messo insieme. Due barche dall’aspetto diverso, ma che probabilmente andranno a velocità ragionevolmente simili e che daranno vita a una competizione fantastica”.
Un periodo ancor più intenso per Sir Ben Ainslie che, dopo aver vinto la Louis Vuitton Cup contro Luna Rossa Prada Pirelli, ha tutta l'intenzione di vendere cara la pelle e cercare di portare per la prima volta in Gran Bretagna il trofeo più ambito del mondo velistico: "È un momento di grande orgoglio per noi britannici, che abbiamo un patrimonio sportivo e marittimo molto fiero: la America’s Cup è l’unica cosa che è sempre mancata nella nostra bacheca dei trofei - ha sottolineato il timoniere di INEOS Britannia -. Si tratta quindi di un’opportunità incredibile per la nostra squadra, ma allo stesso tempo ci troveremo di fronte a dei Defender incredibili, che puntano alla terza vittoria consecutiva. Per noi non c’è nulla da perdere e tutto da guadagnare, quindi siamo pronti ed entusiasti per quello che ci aspetta. Sono stato molto fortunato a vincere la Coppa in passato, ma non con la Gran Bretagna: questo è un gioco di squadra ed è quello che ci motiva”.