America's Cup: New Zealand tenta la fuga, INEOS prova il riscatto
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Gli oceanici hanno allungato nella serie dimostrandosi a più agio degli inglesi in condizioni di ventilazione ridotta
di Marco CangelliSi torna in acqua a Barcellona per la seconda giornata dell'America's Cup ed New Zealand continua a dominare la serie. I Kiwi hanno sconfitto nettamente INEOS nella terza regata, in diretta su Italia 1 e in streaming sul sito di SportMediaset, ampliando così il distacco sugli inglesi. Decisivo è stato il calo del vento che potrebbe ha portato al rinvio della quarta regata nei prossimi giorni.
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Il vento rimane insufficiente e, guardando le previsioni del meteo, l'organizzazione ha deciso di rinviare la quarta regata al pomeriggio di lunedì 14 ottobre.
Il vento torna a calare a Barcellona costringendo così gli organizzatori a rinviare la quarta regata, riprogrammata nel corso del pomeriggio in attesa di novità dalla giuria.
Nonostante il vento in costante calo, le imbarcazioni riescono a prendere il volo e puntano ad affrontare la quarta regata della 37a America's Cup.
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Prova caratterizzata subito da una penalità inflitta a INEOS Britannia che, nelle fasi di pre-partenza, si è ritrovata a incrociare a ridosso con Emirates Team New Zealand dovendo cedere subito 100 metri di distacco. Gli inglesi però hanno dimostrato di poter andar più veloce di bolina riuscendo a rientrare sui Kiwi, costretti a difendersi con una serie di manovre necessarie per costringere gli avversari a rimanere negli scarichi. Proprio la separazione dovuta a questa mossa ha spinto New Zealand verso il lato destro dove ha trovato più vento e riuscire così ad allungare il distacco tanto da entrare direttamente nel primo cancello a differenza di INEOS, costretta a virare una volta in più e passare con diciannove secondi di ritardo.
Lungo il primo lato di poppa però gli uomini di Peter Burling sono apparsi più a proprio agio con vento in grande calo, costringendo INEOS a porre spesso la prua in acqua per muoversi e vedendo di fatto aumentare il distacco, calcolato in ventisette secondi. Rimanendo sempre sul filo del rasoio per evitare di cadere dai foil, i detentori del titolo hanno continuato ad allungare nel corso del secondo lato di bolina coprendo le mosse degli inglesi e costringendoli piuttosto a seguire la stessa traiettoria, passando a metà gara con trentadue secondi di distacco.
La forza dei neozelandesi è emersa nel secondo lato di poppa dove gli oceanici hanno mostrato di muoversi con maggior disinvoltura in condizioni di vento ridotto disegnando linee più dirette rispetto agli avversari, costretti a zizzagare per evitare di cadere dai foil e passando così con 33 secondi di distacco. Nonostante gli ultimi due lati, la situazione non è cambiata con New Zealand che è andata così sul 3-0.
Il vento sembra esser tornato su Barcellona spingendo così l'organizzazione a dar il via regolarmente alla seconda giornata dell'America's Cup. L'organizzazione ha parlato di una ventilazione attorno ai 10 nodi che dovrebbe permettere alle imbarcazioni di scattare per la terza regata alle 14.10.
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Come già accaduto nel corso della prima giornata, si prevede una vera e propria rivoluzione fra i cyclors a cavallo fra le due regate in programma. A cambiare maggiormente sarà INEOS Britannia che modificherà tutti e quattro i componenti fra una prova e l'altra con Matt Gotrel, Matt Rossiter, Ben Cornish e David Carr che scenderanno in acqua in apertura prima di lasciare il posto a Ryan Todhunter, Harry Leask, Luke Parkinson e Neil Hunter a chiusura della giornata. Discorso diverso per Emirates Team New Zealand che presenterà in entrambe le gare Hamish Bond e Dougal Allan, alternando invece Lousi Crosby e Cam Webster nella prima, Marius van der Pol e Louis Sinclair nella seconda.
Seconda giornata di America's Cup a rischio per INEOS e New Zealand che potrebbero non riuscire a regatare a causa della presenza particolarmente debole del vento. Secondo le previsioni fornite dall'organizzazione, la brezza presente sul campo gara si aggira fra i 7 e i 10 nodi con direzione est. Una situazione che si avvicina alla soglia minima per gareggiare fissata a 6,5 nodi.