© persico marine
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L'azienda di Nembro ha lavorato alla realizzazione dell'imbarcazione, attualmente impegnata nella campagna di America's Cup
di Marco Cangelli© persico marine
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Vedere imbarcazioni volare sull’acqua può sembrare fantascienza, ma niente è paragonabile a ciò che sta dietro la costruzione di uno degli AC75 che partecipano all’America’s Cup. Basta entrare in una delle aziende che ha contribuito alla costruzione delle barche in gara a Barcellona per capire che, oltre alla progettazione, c’è un enorme lavoro di squadra, fondamentale anche per la realizzazione dei componenti più piccoli che spesso passano inosservati al grande pubblico.
Persico Marine svolge questo lavoro quotidianamente, puntando sulla creazione di imbarcazioni uniche nel loro genere e mettendo a disposizione tutto il proprio know-how. L’azienda di Nembro, in provincia di Bergamo, è costantemente impegnata nella ricerca di nuove soluzioni, sia nel settore della navigazione che in quello aerospaziale, con diverse aree top secret, inaccessibili e protette dal più stretto riserbo.
"Il rapporto con Luna Rossa è iniziato nel 2004 e non si è mai interrotto, a eccezione dell’edizione 2017 dell’America’s Cup, quando abbiamo collaborato con Land Rover BAR, con Sir Ben Ainslie al timone, poiché Luna Rossa non partecipava quell’anno. Per il resto, siamo sempre stati al loro fianco – spiega Marcello Persico, amministratore delegato di Persico Marine –. Siamo anche fornitori ufficiali dei Foil Arm per tutti i team in regata, un progetto one-design che ci ha permesso di consegnare componenti identici a tutte le squadre. Per essere pronti alla competizione, è necessario un impegno quotidiano che va oltre la semplice evasione dell’ordine e la consegna dell’imbarcazione. Serve infatti un supporto costante: il progetto dura circa un anno, partendo dai test sui materiali, per poi proseguire con la realizzazione degli stampi e l’intera costruzione".
Il processo di produzione inizia con la lavorazione del carbonio, che, dopo essere stato conservato in una cella a venti gradi sottozero, viene gradualmente portato a zero e poi a temperatura ambiente, dove viene tagliato con il plotter. Successivamente, il materiale viene inserito negli stampi, sottoposto a vuoto e infine cotto. Un lavoro certosino, quasi sartoriale, che conduce alla preparazione del pezzo finito, mentre gli scarti vengono utilizzati per la produzione di protesi medicali.
“La barca è composta per l’80% da carbonio o materiale composito. La fase di costruzione è piuttosto lunga, poiché si parte dalla realizzazione dello stampo, modellato con frese di oltre venti metri, per poi passare alla creazione dello shape dello scafo – sottolinea Daniele Savoldi, project manager di Persico Marine per Luna Rossa –. A quel punto, vengono inserite tutte le componenti strutturali e installate le paratie, prima di completare il tutto con la coperta.”
Per tutti i ragazzi di Persico Marine è impossibile non emozionarsi nel vedere le regate, sia che si festeggi una vittoria o che ci si rattristi, incoraggiandoli dopo una sconfitta. La barca ormai è definita, salvo piccole migliorie che il team realizza quotidianamente presso la base di Barcellona. “Noi, però, siamo sempre pronti a dare il nostro contributo, anche lavorando di notte, ogni volta che ci viene richiesto. Ci sentiamo parte del team, e per questo tifiamo sempre per Luna Rossa”. Con questo spirito di collaborazione e dedizione, Luna Rossa Prada Pirelli si prepara a conquistare la vittoria della Louis Vuitton Cup e a proseguire la corsa verso la Coppa delle Cento Ghinee.