Il velista australiano fu autore di uno spettacolare ribaltone nel 2013 quando consegnò l'America's Cup al team americano dopo essersi trovati sotto 8-1 contro Emirates Team New Zealand
di Marco CangelliMax Sirena l'ha ripetuto più volte ai suoi: bastano due secondi per ribaltare tutto. Il velista riminese ha sempre creduto nel coraggio dei suoi ragazzi e nella forza del team di Luna Rossa Prada Pirelli dove, dopotutto, spicca un nome altisonante quando si parla di rimonte. Stiamo parlando di James Spithill, timoniere australiano di lungo corso, ma soprattutto autore di uno dei più grandi "ribaltoni" della storia dell'America's Cup.
Per comprendere appieno di cosa sia capace il velista oceanico è necessario tornare al 2013 quando nelle acque di San Francisco gli americani di Oracle Team USA sono chiamati a difendersi dagli attacchi di Emirates Team New Zealand, forte del netto successo proprio su Luna Rossa nella Louis Vuitton Cup. Spithill è alla guida dell'equipaggio statunitense che viene penalizzato due volte per aver violato le regole di stazza nella competizione degli AC45 consentendo così ai Kiwi di volare rapidamente sul 6-0.
Oracle interviene sui sistemi della barca, ma pensare di rimontare un punteggio simile è impensabile visto che nel frattempo il punteggio passa sull'8-1 per New Zealand, distante solo una vittoria dalla conquista della Coppa delle Cento Ghinee. Il team di Peter Burling non ha però ancora fatto i conti con il "mago delle rimonte" che a partire dal 19 settembre 2013 dà vita a una delle più grandi imprese sportive. Oracle inizia a ingranare e non si ferma più vincendo sette regate consecutive e portando il punteggio sull'8-8, costringendo New Zealand a un insperato spareggio. Anche in questo caso la classe di Spithill emerge e conduce così la squadra statunitense al successo davanti al proprio pubblico dando vita così una festa indimenticabile.
A sostegno di Luna Rossa non vi sono solo le doti del proprio timoniere, ma anche un altro precedente legato alla prima campagna di America's Cup disputata dal sindacato di Patrizio Bertelli. In quel caso, come oggi, in palio c'era la Louis Vuitton Cup e in vista dell'ultima giornata di gare si ritrovava sotto per 4-3 contro American One. Stavolta per gli americani le cose non andarono così bene tanto che Luna Rossa seppe cancellare entrambe i due match point a favore degli avversari e giungere così a quota cinque successi, il numero richiesto per vincere il trofeo e volare in America's Cup.