Lo skipper e team director del sindacato italiano ha commentato la vittoria su NYYC American Magic che ha garantito il pass alla finale di Louis Vuitton Cup
di Marco CangelliQuando si è in barca, tutto può cambiare da un momento all'altro. Basta un minimo calo del vento, un aumento dell'onda oppure un piccolo dettaglio che gli avversari hanno saputo affinare meglio e li ha resi competitivi. Insomma, è necessario esser pronti a qualsiasi condizione per rimanere sempre competitivi. La dimostrazione arriva da Luna Rossa Prada Pirelli che, dopo un momento particolarmente difficile, è riuscita a conquistare le finali di Louis Vuitton Cup rilanciando la corsa verso la 37a America's Cup.
Un riscatto che è arrivato grazie allo spirito di adattamento del team come ricordato da Max Sirena, skipper e team director del sindacato italiano: "Se guardiamo alle prime regate, INEOS era probabilmente uno degli equipaggi meno pronti dal punto di vista della preparazione dell'affiatamento della barca, mentre gli americani erano quelli più avanti. Bisogna star attenti a dar giudizi affrettati a persone o team perché basta poco per cambiare - ha spiegato il velista riminese -. Noi siamo quelli che ci adattiamo meglio a ogni condizione, visto che è anche difficile far previsioni qui visto che le previsioni cambiano dalla sera alla mattina. Bisogna saper trovare il punto debole dell'avversario, ma se regatiamo al nostro livello, possiamo batter chiunque".
A fianco di questa condizione vi è anche la forza dell'equipaggio, un amalgama che si è creata con il passare del tempo, soprattutto quello trascorso in mare dove il sindacato italiano ha costruito la propria potenza: "E’ un lavoro che non fai in un giorno. Abbiamo volutamente sfruttato le fasi della lavorazione della barca come team building al fine di creare affiatamento fra i team member. Vi posso confermarvi che la forza di un team si vede nei momenti di down, non in quelli migliori visto che sono anche quelli che ci fanno paura - ha sottolineato Sirena -. Credo che ognuno di noi si ritenga un privilegiato visto che fa un lavoro che ama e credo che ciò ci dia una forza in più. Ci fa piacere rappresentare l'Italia perchè mostra come un piccolo paese possa battere un gigante come l'America. Ovviamente ciò è un fenomeno che accade anche per altri sport, tuttavia ci fa piacere che tutti stiano diventando velisti".
Chiaramente ora è il momento di riprendere ad allenarsi e smaltire anche quell'ansia riguardante i problemi tecnici che hanno coinvolto l'imbarcazione tricolore dopo la rottura del sistema di regolazione della randa. Un momento che è stato cancellato da una grande vittoria: "Avevamo addosso una grande pressione perché ovviamente dopo il 4-0 tutti si aspettavano che l'avremmo chiusa subito. Non è stato così e questo ci ha messo un po' in difficoltà, anche perché non siamo supereroi e, quando devi affrontare una prova da 'dentro o fuori' con un incidente del genere, è complicato - conclude Sirena -. Dopo la vittoria abbiamo avuto quindi un momento in cui abbiamo scaricato tutta questa adrenalina. Negli ultimi giorni siamo quindi usciti con vento e onda. Ora apporremo gli ultimi ritocchi alla barca e nei prossimi giorni usciremo il più possibile per prepararci al meglio, cosa che penso stiano facendo anche in INEOS".