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LA REAZIONE

Luna Rossa, Max Sirena non si dà pace per la Louis Vuitton Cup: "Non dormo più, non so se sono l'uomo giusto"

Lo skipper del sindacato italiano ha raccontato la delusione per la sconfitta con INEOS

di Marco Cangelli
24 Ott 2024 - 12:31

La sconfitta patita da Luna Rossa nella finale di Louis Vuitton Cup ha segnato profondamente Max Sirena. Lo skipper riminese non è ancora riuscito a superare questa batosta tanto da mettere in dubbio un'eventuale partecipazione alla prossima America's Cup. "Sono devastato, ancora oggi. È la sconfitta peggiore della mia carriera. Non ci dormo: devo capire. Ma, magari, non mi passerà mai più".

Parole preoccupanti quelle rilasciate da Sirena in un'intervista al Corriere della Sera e che mettono in ansia l'intero mondo della vela italiana: "Voglio dedicare tempo a me stesso per capire cosa e dove ho sbagliato. C’è una domanda che mi faccio in continuazione: sono ancora la persona giusta per questo lavoro? Perdere lo metto in conto, figuriamoci. Ma c’è una delusione cocente con la quale non riesco a venire a patti: avevo promesso a Bertelli che gli avrei portato la Coppa - ha sottolineato il team director di Luna Rossa -. Non ho mantenuto la parola. Cercherò di essere onesto, per il rispetto che devo a Patrizio e a chi ha lavorato con me. Sennò si rischia di diventare ridicoli. Cosa avrei fatto di diverso? Non lo so. Ma so che a questa America's Cup ci tenevo davvero tanto".

Sirena non ha mancato inoltre di far il punto sulla sconfitta patita contro INEOS, aiutando così Luna Rossa a lavorare sulla prossima campagna di America's Cup: "Il team ha fatto passi avanti culturali, ha lavorato bene: abbiamo fatto tante cose buone, non va dimenticato. All’inizio della Vuitton, quando li abbiamo battuti, il punto di riferimento eravamo noi. Forse nell’ultima fase ci saremmo dovuti concentrare di più sulla preparazione pura della regata - ha concluso l'esperto romagnolo -. La responsabilità, in primis, è mia. Abbiamo perso la Vuitton perché in quella settimana specifica non abbiamo lavorato al nostro meglio. Eppure eravamo carichissimi, non ci siamo mai distratti. Poi c’è anche l’avversario: Ineos in undici regate non ha commesso un errore, non ci ha regalato niente".

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