Lo skipper americano Terry Hutchinson ha caricato il proprio team in vista delle regate in programma da sabato 14 settembre a Barcellona
di Marco CangelliIn vista delle semifinali di Louis Vuitton Cup, NYYC American Magic appare un po' insieme ad Alinghi Red Bull Racing come la "vittima sacrificale" delle big della vela. Gli statunitensi hanno faticato nella seconda parte del Round Robin e per questo motivo sono diventati un'avversaria appetibile sia per INEOS Britannia che sarà chiamata a scegliere la propria sfidante che per Luna Rossa Prada Pirelli, costretta ad accontentarsi delle scelte degli inglesi, ma al tempo stesso speranzosa di poter incontrare gli americani.
Il team a stelle e strisce non sembra esser dello stesso parere come ricordato dallo skipper Terry Hutchinson: "I miglioramenti che possiamo apportare sono molto sottili, ma molto significativi. Abbiamo un’ottima barca, difficile da battere: ci concentreremo sulla manovrabilità della barca, sul modo in cui deceleriamo e acceleriamo di nuovo quando entriamo e usciamo dalle boe e anche sulla comunicazione a bordo - ha spiegato il velista americano in un'intervista a Marca -. Non possiamo scegliere chi affrontare in semifinale, ma l’esperienza ci dice che hi ha la possibilità di scegliere, a volte sceglie il proprio veleno“.
Se è vero che American Magic dovrà far i conti ancora con l'assenza del timoniere Paul Goodison, l'equipaggio statunitense potrà contare sul potenziale espresso dalle proprie vele come ricordato dal responsabile del settore Juan Meseguer: "Le vele sono le uniche che spingono la barca, il resto sono tutti freni che dobbiamo gestire, come i foil, lo scafo, l’albero e i componenti del team stesso. Le vele di una barca sono come i pneumatici di un’auto di Formula 1, si consumano e a un certo punto non tirano più. L’usura dipende soprattutto dalle manovre e dalle condizioni del vento ed è a questo che guardiamo prima di cambiarle. Spero che per le semifinali il vento sia più stabile con vento tra otto e dieci nodi“.