L'ex enfant prodige dell'Olimpia torna nel capoluogo lombardo, ma in A2: "Milano una seconda casa, voglio aiutare i più giovani a crescere"
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Alessandro Gentile torna a giocare a Milano, dove dieci anni fa da capitano vinceva il primo scudetto dell'era Armani con l'Olimpia. Ma stavolta la canotta non sarà quella biancorossa, bensì quella dell'Urania che gioca in A2. E ora, con l'innesto del play/guardia/ala in uscita da Scafati, non può che sognare in grande.
Gentile ha chiuso l'ultima stagione con ottimi numeri: quasi 10 punti e più di 3 assist a partita. Nonostante questo ha accettato di sposare il progetto Urania (contratto biennale), preferendolo a proposte di serie A. Perchè di progetto si tratta, come ha confermato Ale Gent in un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport: "È bello e stimolante. L'Urania è una società che ha dimostrato negli anni di fare i passi giusti per crescere e che vuole continuare a farlo. È una gioia e un onore avere la responsabilità di aiutarli in questo percorso".
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Niente proclami per la prossima stagione, ma una sola certezza: dare il massimo. "Io sono sempre me stesso, cerco sempre di essere il più professionale possibile. Voglio aiutare i più giovani a crescere, con la mia esperienza. Sono concentrato a dare il massimo".