Mai nessuno nella storia dei siciliani aveva segnato 30 punti in Serie A: la capolista e imbattuta Trento è caduta di fronte alla serata della carriera dell'ex Virtus
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Il Trapani-Trento di Amar Alibegovic è iniziato così: la difesa molto aggressiva su Anthony Lamb, miglior attaccante dell'Aquila, interrompe lo schema dei bianconeri, col bosniaco a forzare il cambio sistematico su Cale e contestare la tripla allo scadere dei 24". L'immediato contropiede siciliano è guidato da Petrucelli: il terzo tempo dell'ex Brescia è sbagliato ma c'è Alibegovic a rimbalzo offensivo. L'appoggio al vetro aggiunge i primi 2 punti al tabellone e mette ulteriormente in partita, casomai ce ne fosse ancora bisogno, tutto il PalaShark.
A un approccio di intensità ed energia a cui Alibegovic ha ormai abituato in questa LBA è seguito però un qualcosa di mai visto nella carriera del 29enne nato in Oregon, valsogli il premio di MVP di giornata: 30 punti, 9/13 da 2 e 4/5 da 3, 6 rimbalzi, 1 assist, 2 palle recuperate e 1 sola persa in 25'. L'impatto del bosniaco è andato però ben oltre il career high personale per punti e valutazione - dopo il drastico calo realizzativo tra Brescia, Napoli e Trieste, con Trento è la terza di fila da 16+ punti per Alibegovic -, soprattutto grazie alla gestione dei momenti della gara.
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Sin da subito, una fisicità difficilmente sostenibile anche per Anthony Lamb, uno degli MVP stagionali della capolista, a disagio contro un'ala grande così mobile sul perimetro e allo stesso tempo puntuale negli appuntamenti al ferro. Al rientro in campo dopo il primo turno di riposo (40-40), con l'Aquila rientrata in partita in sua assenza, il canestro che ridà il vantaggio agli Shark, con il blocco orizzontale disegnato apposta per lui e che darà tante soddisfazioni nel corso della partita. Nel quarto quarto, dopo aver incassato il parziale di 6-18 (da 79-71 a 85-89), è proprio Alibegovic a mandare i primi segnali di ripresa a livello difensivo - dopo esser stato bruciato sul primo passo da uno dal baricentro troppo basso per i suoi 206 cm come Jordan Ford, il terzo e il quarto isolamento contro la guardia di Trento si concludono con due stop del bosniaco -, prima di issarsi ad assoluto protagonista nei 3'30" finali.
Tripla del +7 (98-91), mandando Bayehe quasi a terra sul cambio di direzione. Tiro dal mezzo angolo cadendo indietro, poi semigancio in avvicinamento e 2/2 glaciale ai liberi. 10 punti per sigillare la contesa, regalando a Trapani il momentaneo 2° posto in LBA e una trasferta a Milano (lunedì 23, ore 19) da favorita. Considerati anche gli innesti di Brown ed Eboua in rotazione, è complicato immaginarsi Alibegovic ancora a questi livelli di scoring. Gli ex Varese e Cremona permetteranno anzi di aumentarne il valore ma diminuirne il minutaggio, mantenendolo il più intenso possibile a beneficio della costante pressione che Trapani vuole mantenere sugli attacchi e difese avversarie (Trapani è 3° per possessi giocati a partita: solo i 79.5 di Pistoia e Varese sono superiori ai suoi 77.4).
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Anche con tutti gli uomini del roster trapanese a disposizione - come si è visto solamente dalla vittoria con Trento - Alibegovic è il lungo più intercambiabile: in attacco, l'ex Cedevita Lubiana è in grado sia di aprire il campo in presenza di non-tiratori come Eboua e Horton (in stagione sta viaggiando col 51.5% dall'arco, 3° miglior percentuale in LBA dopo Cale e Armoni Brooks) sia di alternarsi con altri centri dalla mano morbidissima (Pleiss); in difesa, al netto di qualche fisiologica difficoltà di gestire gli isolamenti e le finte sul perimetro, Amar può difendere sia fronte che spalle a canestro, con un lavoro a rimbalzo costante e una presenza assidua nel contestare le conclusioni al ferro in aiuto, concesse da una difesa così aggressiva e "rischiosa" come quella orchestrata da Repesa.
Vederlo leader anche vocale, chiamando gli schemi ai compagni e regolando il volume del PalaShark dopo ogni giocata decisiva, è il premio più grande per la società di Valerio Antonini, che aveva investito sul prodotto del settore giovanile della Stella Azzurra sin dal finale di stagione scorso. Dalla promozione dall'A2 (4° titolo della carriera con squadre italiane dopo Scudetto, Supercoppa ed EuroCup con la Virtus Bologna) all'essere colonna portante della squadra 2° in LBA: la maturazione di Amar Alibegovic, ormai alla soglia dei 30 anni, può dirsi completata.
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