L'americano, che piace in Eurolega, racconta la sua prima stagione italiana. "Trento è stata una grande scelta, sono cresciuto come uomo e atleta"
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Il canestro decisivo per firmare la grande sorpresa dei quarti dei playoff, con la vittoria di Trento al Forum, è la cartolina principale di una stagione eccellente, a tratti esaltante. Kamar Baldwin è stato il migliore dell'Aquila con 14,2 punti e 4,5 assist di media alla prima stagione italiana. L'americano, a lungo seguito da coach Galbiati, non ha deluso le aspettative: le sue prestazioni sono finite sulle liste mercato dei club di Eurolega.
In un'intervista pubblicata dal Corriere del Trentino ha riavvolto il nastro, partendo proprio da quel canestro. "Preferirei essere ancora in corsa, giocare al posto di Milano per andare in finale scudetto. Ma sono sicuro che l'Aquila sia stata protagonista di una stagione positiva. La partenza è stata straordinaria, andavamo a tutto gas. Poi gli infortuni, tra cui il mio, ci hanno rallentati. Abbiamo vissuto un periodo negativo, che si è prolungato più del previsto. Eravamo però convinti di meritare i playoff e l'abbiamo dimostrato".
Anche grazie all'identità che Trento non ha mai rinnegato. "Fondamentale, merito dell'allenatore e dello staff. E voglio ringraziare i giovani come Quinn Ellis e Saliou Niang: sono pazzeschi, giovani, ma tanto determinati".
Guardandosi indietro, Baldwin è felice della sua decisione. "Venire qui è stata un'ottima scelta. Ho amato la città sotto ogni punto di vista. Ancora è presto per sapere quello che accadrà, ma mi porterò sempre dietro qualcosa di Trento".