In una lunga e interessante intervista concessa alla Gazzetta di Parma il dirigente delle Vu Nere analizza il momento della squadra e fissa gli obiettivi: playoff in Eurolega, finale scudetto in LBA
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Quando Luca Baraldi decide di parlare, non comunica mai banalità. A partire dall'importanza della partita di stasera contro Valencia: “Degli otto match che restano, è uno spartiacque: per guadagnarci la possibilità di accedere direttamente ai playoff ci basterebbe mantenere lo stesso rendimento avuto fin qui. Dovremmo vincerne quattro. Non è semplice, ma la nostra squadra è abituata a certe pressioni”.
Sarà importante anche dimostrare di aver messo alle spalle la delusione per una Coppa Italia negativa: "È già alle spalle. La Coppa Italia arriva in un momento della stagione dove non vince il più forte ma chi ha la condizione migliore: l'epilogo, con Napoli vittorioso su Milano, lo dimostra. Con Valencia sarà il momento della verità: la sosta è stata salutare per recuperare forza ed energie, mentali soprattutto. Vogliamo i playoff in Eurolega e la finale scudetto".
Fondamentale per raggiungere gli obiettivi il lavoro di Luca Banchi, elogiato da CEO di Bologna con parole molto nette che contengono un riferimento implicito alla gestione Scariolo: "Luca è arrivato a stagione iniziata, due giorni prima della Supercoppa Italiana. Ha trasformato la mentalità di una squadra depressa da una situazione tecnica che la vedeva mortificata ogni giorno: chi allenava questi giocatori trasmetteva loro mancanza di fiducia. Il gruppo viveva un disagio psicologico profondo".
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Tra i giocatori della Virtus la fiducia è aumentata di partita in partita. A guidare la rinascita, tra gli altri, Baraldi individua i due leader Marco Belinelli e Daniel Hackett: "La loro esperienza è determinante. Partiamo da Belinelli. C'è un dato della sua carriera che non viene sottolineato a sufficienza: oltre ad aver vinto l'anello, Marco ha disputato tredici stagioni in una Nba dove la vita media di un giocatore "normale" è solitamente di 4 anni e mezzo. Quando inizia a vedere il canestro, Belinelli non ha limiti: è un finalizzatore incredibile. Hackett lo chiamo il leone: incarna pienamente lo spirito della Virtus. Di se stesso dice: "Non so fare benissimo niente, ma so fare bene tutto". La differenza la fa il suo carattere, Daniel è un leader".
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