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INTERVISTA ESCLUSIVA

Euroderby, Datome: "Bello essere vicino all'Olimpia. Per battere Bologna serve..."

L'Hall of Famer dell'Olimpia Milano: "Mi sento felice di poter essere ancora a contatto con la squadra e di vivere l’atmosfera, anche se non in campo"

di Giacomo Magnani
04 Apr 2024 - 16:06

Gigi Datome, dirigente e leggenda dell'EA7 Emporio Armani Milano, ha parlato ai microfoni di SportMediaset in vista del derby di Eurolega contro la Virtus Segafredo Bologna. Una sfida molto sentita, una gara che chiunque vorrebbe giocare, come ha fatto fino allo scorso anno lo stesso Datome: "Qualche partita ovviamente mi vien voglia di giocarla, ma rimane un pensiero lontano nella testa. C’è una parte lontana della testa che mi dice così, ma il corpo mi dice ‘facciamo giocare gli altri che è molto meglio’, soprattutto per l’Olimpia. Però sono belle partite a cui assistere, da vedere, anche per come si preparano. Mi sento felice di poter essere ancora a contatto con la squadra e di vivere l’atmosfera, anche se non in campo".

Ci sono stati giocati che in stagione, durante i momenti di difficoltà, sono venuti a chiederti un consiglio?
"Non sono un vecchio saggio a cui chiedono consiglio, però chiacchierando è ovvio che tante volte abbiamo parlato di questa situazione. Come facevo l'anno scorso, ho continuato a farlo nel mio piccolo quest'anno. Mi piace dare il mio punto di vista, perché comunque si gioca tanti anni e ci si crea un bagaglio di un certo livello, quindi mi piace condividerlo con chi chiede".

I tifosi hanno un grande ricordo di te, soprattutto quando si avvicina una gara contro Bologna (l’anno scorso MVP della finale). Chi può fare il Datome nella partita di venerdì contro la Virtus?
"Milano è una squadra piena di campioni, tutti hanno fatto grandi partite durante l'anno, ma soprattutto in queste situazioni c'è solo la squadra che deve giocare. Ognuno deve fare il suo. Può esserci venerdì o può esserci domenica il giocatore che domina la partita, ma è quando noi abbiamo giocato da squadra, quando c’è stato un certo sforzo collettivo, che siamo diventata una squadra difficile da battere. Sono convinto, e spero già da venerdì, che se giocheremo in modo collettivo diventeremo la squadra che nessuno vuole incontrare".

© IPA

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