Prosegue l’ondata sassarese all’inizio dell’ultimo quarto, intensità ed entusiasmo per la squadra di Pozzecco che scava un solco profondo 12 punti con l’appoggio facile di Spissu, ignorato dalla difesa di Venezia, e il lavoro vincente in post basso di Cooley che punisce la marcatura di Daye con i suoi chili: De Raffaele prova ad arrestare il flusso sotto 72-60. Spissu però è in trance tecnica, due triple per arrivare a 8 nel solo quarto periodo e mantenere Sassari in vantaggio in doppia cifra, mentre Venezia perde Vidmar per falli e Cooley, dopo aver subito il contatto, si muove con le spalle come a dire che non ha sentito nulla. Il centro di Pozzecco devasta in continuazione la difesa della Reyer e con l’ennesimo appoggio al tabellone arriva a 26 con ancora 3 minuti da giocare e Sassari avanti di 14 punti. La giocata della serie è però di McGee: De Nicolao può solo prendere il numero di targa, Watt si piazza davanti al numero 3 di Sassari che stacca, si porta a casa tutto quello che può, fa 86-70 per la Dinamo e provoca estasi collettiva tra il pubblico sardo. Sassari non trema nel finale, nonostante l’estremo tentativo di rientro di Venezia, ringrazia un super secondo tempo e fa 3-3 nella serie scudetto: per il titolo servirà gara-7 al Taliercio e anche l’ultima volta che si arrivò a questo punto c’era Sassari di mezzo. L’anno era il 2015 e si giocava sul campo di Reggio Emilia. La Dinamo si ricorda molto bene chi vinse e festeggiò in quell’occasione.