Da quando è arrivato sulla panchina di Scafati, la squadra è decollata, fino a sognare i play-off. Matteo Boniciolli ha raccontato ai nostri microfoni i segreti del cambio di passo e del rendimento di Gentile: "Ha qualità tecniche e morali fuori dal comune"
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Da quando è arrivato Scafati vola, così in alto da sognare i playoff. Boniciolli ha rivitalizzato la squadra, tra le più in forma del campionato: nell'ultimo periodo solo Milano ha fatto meglio e la capolista Brescia ha lo stesso ritmo della sua Givova. Ai nostri microfoni il coach ha spiegato com'è stato possibile il cambio di passo della Givova: una ricetta semplice, che non ha dimenticato il lavoro svolto in precedenza da Sacripanti.
"Proseguendo il lavoro fatto da chi mi ha preceduto, inserendo alcuni concetti difensivi che mi sono cari da tempo, spostando alcuni ruoli, soprattutto Alessandro Gentile da 3 o 4 a playmaker e utilizzando anche Aristide Mouaha come specialista difensivo. E poi ottenendo dalla squadra una grandissima risposta in termini di atteggiamento e disponibilità".
Così sognare gli spareggi non è utopia, anzi: basta guardare classifica e rendimento. "Abbiamo fatto vedere ai giocatori la classifica di questi due mesi, come se fosse un campionato cominciato due mesi fa: c'è Milano con 7 vittorie e 1 sconfitta, poi ci siamo noi e Brescia a 6 vittorie e 2 sconfitte, poi c'è la Virtus con 5 vittorie e 3 sconfitte. È chiaro che in un campionato così duro e così equilibrato come questo la continuità di rendimento è importante e noi andiamo incontro a un periodo di grandi sfide contro grandi squadre, a partire da quella con la Virtus, che ci diranno se possiamo veramente ambire a un risultato che, secondo me, ci sta".
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Tra i pilastri di quest'ascesa c'è Alessandro Gentile, che Boniciolli è stato bravo a stimolare, anche cambiandogli ruolo. Gentile che non ha mai nascosto il desiderio di tornare a giocare in Europa: dimensione ancora possibile? "Alessandro è un giocatore molto particolare: le sue qualità tecniche e le sue qualità morali non si discutono. Secondo me non è un problema di essere pronto lui, oltre al fatto che so che è legato alla società per un altro anno di contratto, ma ribadisco che il problema non è lui, ma la realtà all'interno della quale dovesse essere inserito".
Inizia un ciclo di grandi sfide, per una squadra che è già stata in grado di battere Milano. "L'Armani è stata battuta in casa da una squadra allenata da Pino Sacripanti, adesso andiamo in trasferta contro la squadra che unanimemente gioca la miglior pallacanestro d'Europa, insieme al Real Madrid. Gioco che la colloca ai vertici dell'Eurolega. Noi andiamo lì per verificare cosa siamo noi, contenti di poter giocare contro una squadra che esprime un basket fantastico, guidata da un allenatore di primissima fascia di livello mondiale, come hanno testimoniato gli ultimi due campionati del mondo. Non voglio dire, come si dice in questi casi, che non abbiamo niente da perdere, abbiamo molto da perdere, vogliamo semplicemente confrontarci con gioia con la squadra che gioca la miglior pallacanestro".