© Getty Images | Daniele Rugani (Juventus)
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Dal commissioner ai vari proprietari, si alza un coro di no all’idea di non riprendere la stagione
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L'emergenza coronavirus ha fermato praticamente tutto il mondo dello sport, ma nel calcio come in altri sport al momento l'obiettivo sembra essere uno solo: salvare il 2019-20. Soprattutto in Nba, dove dopo l'interruzione dello scorso 11 marzo dovuta alla positività di Rudi Gobert, si cerca un modo per terminare la stagione in corso in qualsiasi modo possibile, anche a costo di rivoluzionare calendario e abitudini consolidate: “Cancellare la stagione è un’idea a cui nessuno sta pensando".
Sono le parole del vicepresidente esecutivo dei New Orleans Pelicans, che ha aggiunto: Nelle varie conference call dei proprietari si è parlato di come riprendere la stagione. Si sta cercando di mettere sul tavolo ogni possibilità per capire come consegnare ai tifosi un prodotto di cui, francamente, credo che abbiamo tutti bisogno come distrazione da quello che sta succedendo”.
Sulla stessa lunghezza d'onda anche il patron dei Minnesota Timberwolves, Glen Taylor, che ha dichiarato che la lega farà tutto il possibile per ricominciare: “Si tratta di un problema sanitario su cui noi non abbiamo nessun controllo, ma penso che tutti, dai tifosi ai giocatori, vogliano vederci tornare in campo appena possibile e concludere la stagione. I playoff sono troppo divertenti e troppo importanti per i nostri tifosi e i nostri giocatori: non possiamo pensare di rinunciarci”.
Nessuno però sa ancora quando si potrà tornare a giocare: di sicuro non a metà aprile, come aveva ottimisticamente previsto il commissioner, Adam Silver, al momento di annunciare la sospensione: “Stiamo esplorando tutte le opzioni per ricominciare la stagione, se e quando sarà sicuro farlo - ha detto Silver alla Associated Press - Nessuna possibilità al momento viene esclusa. Vogliamo essere preparati a riprendere, quando capiremo che si potrà farlo. Nel frattempo stiamo cercando di fare quello che possiamo per far capire al pubblico quanto grave sia questa minaccia e cosa fare per combatterla”. “E’ un’emergenza globale, prendiamo un giorno alla volta - ha concluso Silver - Ma io per natura sono ottimista...”
ANCHE L'NBA VERSO IL TAGLIO DEGLI STIPENDI
Anche l'Nba si appresta a tagliare gli stipendi a causa della pandemia del Covid-19 che ha interrotto la stagione. Lo riferisce l'emittente Espn, secondo cui il direttivo della lega avrebbe inviato un promemoria sull'argomento a ciascun club in cui si citerebbe una clausola del contratto collettivo stipulato con l'associazione giocatori dove, tra le cause di forza maggiore che possono permettere ai proprietari di trattenere circa l'1% per ogni gara cancellata, c'è la voce specifica "epidemia-pandemia. Sono già undici i casi di positività fra i giocatori.