Ad Ardea (Roma) aggressione di stampo razzista alla 23enne azzurra di origini romene. La solidarietà di Pancalli
Beatrice Ion, nazionale azzurra di basket paralimpico, giovedì scorso è stata aggredita con frasi di stampo razzista vicino casa, ad Ardea (Roma), da un uomo che poi ha ferito anche il padre che tentava di difenderla. È stata la stessa 23enne, di origini rumene ma residente in Italia da 16 anni, a raccontare il fatto su Facebook. "Non mi dite che il razzismo non esiste, e tralascio le offese che mi sono presa perché sono disabile" il post della Ion.
L'azzurra, arrivata in Italia per combattere la poliomelite contratta quando aveva tre mesi, racconta: "Vivo in Italia da 16 anni, ho la cittadinanza italiana e ho fatto qui tutte le scuole. Sto continuando gli studi all'Università, gioco a basket in carrozzina con la Nazionale italiana e mi considero in tutto e per tutto italiana. Eppure sono stata aggredita. Mio papà è in ospedale probabilmente con uno zigomo rotto perché a detta loro siamo stranieri del ca**o che devono tornare al loro paese. Tralascio le offese che mi sono presa perché sono disabile".
Il post prosegue: "Io e mamma eravamo dentro e un tipo ci urlava di uscire. Papà stava tornando dalla sua consueta passeggiata e non è riuscito quasi a parlare, colpito da una testata e altro. Urlava anche davanti ai carabinieri: ho un curriculum criminale, a tua figlia handicappata la becco per strada e mi faccio fare un lavoretto... Sono stati davvero brutti momenti. E non mi dite che il razzismo in Italia non esiste. L'ho vissuto oggi dopo 16 anni che vivo qui e fa molto male. A chi ci ha aggredito dico di vergognarsi, saremo anche stranieri ma abbiamo più dignità di loro e chi ha guardato tutto senza fare nulla si dovrebbe vergognare ancor di più".
All'azzurra è arrivata la solidarietà della Polisportiva Amicacci Giulianova, per la quale è tesserata, e di Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico: "È incredibile dover commentare ancora oggi simili episodi di odio, violenza e ignoranza. Queste circostanze devono far riflettere tutti, ancora una volta. Mi auguro siano individuati al più presto i responsabili di questo gesto ignobile che merita la ferma condanna di tutto il Paese".
BELINELLI A BEATRICE: "SONO CON TE"
"Beatrice questo non è il Paese che amo e che sono orgoglioso di rappresentare, questo è il male che va estirpato. Siamo tutti con te e la tua famiglia!". Con queste parole Marco Belinelli, stella dei San Antonio Spurs e della Nazionale, fa sentire la sua vicinanza a Beatrice Ion, la giocatrice della nazionale di basket in carrozzina vittima di una aggressione di stampo razzista e discriminatorio. Dalla 'bolla' di Orlando dove sta per iniziare il campionato Nba, Belinelli su Twitter ha postato anche la parole 'Uguaglianza' che porterà scritto sulla sua maglietta in italiano.