© Getty Images
© Getty Images
Il presidente della Federbasket è intervenuto sul tema al termine della Giunta del Coni
© Getty Images
© Getty Images
Il rapporto fra Gianni Petrucci e Gianmarco Pozzecco è sempre stato di quelli schietti, dove non c'è bisogno di tanti giri di parole per capirsi. I due non se le sono mai mandate a dire, basti vedere in occasione della sconfitta patita ai Mondiali con le Filippine con il presidente della Federbasket protagonista di uno sfogo verso il proprio allenatore. Proprio questa linea di pensiero consente loro di convivere nel migliore dei modi e prendere scelte, anche forti, per il bene della nostra Nazionale. È il caso della decisione del commissario tecnico di accettare l'incarico come coach del Villeurbanne, rimanendo comunque sulla panchina azzurra, ma al tempo stesso riaprendo la questione del doppio incarico.
Una situazione che non è consentita sul territorio nazionale, ma che è applicabile nel caso i club siano all'estero. Nonostante Petrucci non abbia nascosto la propria contrarietà, il numero uno della pallacanestro tricolore non si è opposto alla scelta intrapresa da Pozzecco. "Io capisco che un allenatore vuole stare sulla panchina, personalmente ho sempre avuto una filosofia diversa. So che sarebbe più logico, ma anche i tecnici che allenano a tempo pieno poi bisogna vedere quanto lo fanno - ha spiegato il dirigente romano al termine della Giunta del Coni -. Quando un allenatore vuole fare una cosa, è difficile dirgli di no. Pozzecco garantisce lo stesso entusiasmo con la Nazionale. Ho letto che Tony Parker ha mostrato grande entusiasmo. Spero che vada bene, già domani lo aspetta una partita difficile".
Petrucci ha inoltre presentato anche i casi di Sergio Scariolo e Luca Banchi, rispettivamente alla guida di Spagna e Lettonia nel periodo di permanenza sulla panchina della Virtus Bologna: "Perchè non accade questo nel calcio? C'è un filosofia diversa, vedi tutti i grandi allenatori che hanno il doppio incarico, da Banchi a Scariolo che con il doppio incarico è diventato campione d'Europa e del mondo. Che sia di buon auspicio".
Pozzecco ha poi risposto ai microfoni di Sky Sport sottolineando come, nonostante il nuovo impegno, non mancherà la propria attenzione alla Nazionale: “Ringrazio il presidente Petrucci per l’opportunità di rimanere sulla panchina della nazionale e poter ricoprire il doppio incarico sulla panchina di una squadra di club contemporaneamente. Vivo tutto con grande attesa e adrenalina, ma preparare il Mondiale senza stare in panchina è stato difficile - ha sottolineato l'ex tecnico della Dinamo Sassari -. Mi mancava l’allenamento, la preparazione alla partita, mi sono giocato tutto in pochi giorni. Questa società ha un futuro roseo, spero di poterla aiutare a raggiungere gli obiettivi prefissati. Riuscirò a suddividere il lavoro e a dare del mio meglio sia all’Asvel che alla Nazionale. Al giorno d’oggi la tecnologia ci permette di lavorare anche a distanza”.