Un intero roster di giocatori di LBA in rampa di lancio, tra chi sogna l'NBA e chi è pronto a misurarsi in Eurolega. Il caso Bortolani
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Si sa, le vie del basketmercato sono infinite. La chiusura dei trasferimenti di Eurolega (26 febbraio, ore 18 italiane), e la deadline per gli ingressi in NBA tramite buyout (1° marzo) metterà la parola fine alle transazioni della stagione 2024/25, ma occhi e orecchie di tutte le dirigenze sono già rivolte alla prossima annata. L'ennesima estate di scambi, firme e trattative vedrà protagonisti anche diversi elementi dell'attuale Serie A: nella continua rivoluzione che caratterizza i volti del basket italiano, 12 nomi potrebbero scalare un gradino della propria carriera, rimanendo in LBA o varcando il confine.
QUINN ELLIS (Dolomiti Energia Trentino)
La clausola di uscita da €100.000 presente nell'attuale contratto con l'Aquila, esercitabile solamente da squadre di Eurolega, non ha cifre che spaventano i budget milionari delle squadre della massima competizione continentale. E il potenziale sui due lati del campo dell'MVP della Frecciarossa Final Eight 2025 ben si addice al livello sempre crescente dei parquet di EL. Rimane ancora da scoprire se Ellis possa essere pronto già tra qualche mese a un impiego e a prendersi responsabilità che, a meno di complicazioni gravissime dal punto di vista fisico, gli apparterrà con pochi dubbi tra qualche anno. Olimpia Milano e Virtus Bologna sono alla finestra da tempi non sospetti, complice la formazione cestistica italiana maturata dal 2019 a oggi e fondamentale per la costruzione dei roster per la LBA. A meno che una chiamata al Draft NBA...
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MOUHAMED FAYE (Unahotels Reggio Emilia)
La presenza all'EuroCamp dello scorso giugno e la visita di diversi scout NBA alle partite di Reggio Emilia potrebbero indirizzare il futuro del centro nato a Dakar verso gli Stati Uniti. I contatti con le grandi di Eurolega, Fenerbahce in primis, tuttavia non mancano: la mobilità laterale sempre più disciplinata e un telaio fatto apposta per correre tutti i 28 metri di un campo da basket rendono Momo uno dei prospetti più intriganti del panorama internazionale se si parla di centri. Il costante miglioramento delle scelte offensive e le letture sempre più puntuali a protezione del proprio canestro - già 11 gare stagionali con almeno 2 stoppate a referto - completano il pacchetto: con lo status di giocatore formato cestisticamente in Italia in arrivo con la conclusione della stagione, chissà che una tra Olimpia, Virtus o Trapani ci faccia un pensierino...
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JASON BURNELL (Germani Brescia)
Dell'ala grande tutti istinti dei tempi di Cantù, Sassari e Brindisi è rimasto ben poco. O meglio: la possibilità di vedere impiegato Burnell in posizioni in cui è "sottodimensionato" è ancora possibile, per l'energia spesa costantemente sul parquet dal 27enne della Florida e per la ristretta rotazione dei lunghi di Brescia. Nella scorsa annata con coach Magro e ancor di più con coach Poeta, però, sono emerse sempre più doti da difensore di squadra e playmaker "occulto". Pur essendo la Germani una squadra da EuroCup/BCL, l'intenzione societaria pare ancora quella di non volersi sobbarcare il doppio impegno settimanale: Jason Burnell, dopo la BCL assaggiata con Sassari e la FIBA Europe Cup con Brindisi, meriterebbe un'altra occasione.
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MFIONDU KABENGELE (Umana Reyer Venezia)
"Ne sono certo, presto tornerà dall'altra parte dell'oceano per giocare da protagonista. In ogni allenamento da sempre il 100 per cento, non ha i passaggi a vuoto che ogni tanto caratterizzano i giocatori di scuola americana. La pigrizia, in senso sportivo, non sa cosa sia. Ha tecnica, fisicità, un buon tiro da 3: un giocatore completo, che sta crescendo sempre di più a livello tattico": basterebbero le frasi del suo coach, Neven Spahija, come spot pubblicitario per il ritorno di Kabengele in NBA - 55 gare totali tra Clippers, Cavaliers e Celtics tra 2019 e 2023. Una metà campo difensiva nella quale, con le spaziature infinite dei campi dell'NBA, verrebbero più facilmente a galla alcune lacune nel posizionamento e nel tempismo in aiuto, suggerirebbe invece una permanenza in Europa. Magari da primo cambio di una rotazione dei lunghi di Eurolega, a fornire protezione al ferro e completezza offensiva oltre che gigantesche dimensioni con cui riempire l'area (208 cm per 113 kg). Un sondaggio, il Real Madrid, lo aveva già fatto...
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FEDERICO ZAMPINI (Vanoli Cremona)
L'età non più verdissima, per un rookie in Serie A (27 giugno 1999 la data di nascita) e un rendimento al tiro da 3 ancora tutto da dimostrare - 13.3% su 1.6 tentativi a gara nelle prime 19 giornate di LBA - potrebbero spaventare una squadra con meno angosce legate alla lotta salvezza della Vanoli Cremona a puntare su Zampini. La valutazione complessiva sull'impatto del perugino, tuttavia, è decisamente diversa: se schierato insieme a guardie con istinti offensivi ed efficacia più solidi di quelli mostrati sin qui dagli altri esterni della Vanoli, le qualità difensive e le dimensioni dell'ex Forlì lo renderebbero un playmaker di sicura affidabilità. Non il volto copertina o il nome di grido, ma il compagno che molti vorrebbero al proprio fianco.
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JAYLEN HANDS (Openjobmetis Varese)
La parabola potrebbe ricordare quella vissuta da Olivier Hanlan, guardia dal talento offensivo a livello NBA ma dal fisico troppo inferiore agli standard USA, rilanciatosi a Varese nel 2023/24 e ora elemento chiave nel Turk Telekom Ankara. "Costretto" a giostrare più da playmaker che da guardia, con compiti di gestione e regolazione del ritmo che poco gli appartengono, in una Varese privata a stagione in corso di Mannion e Sykes, la scelta #56 del Draft 2019 può ambire a trasformarsi in attaccante da tanti possessi in pochi minuti. Uscire dalla panchina in squadre ben oltre la zona salvezza dell'attuale Varese è una prospettiva allettante: l'accostamento al Maccabi Tel Aviv delle scorse settimane potrebbe non essere un'eccezione.
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MYLES CALE (Dolomiti Energia Trentino)
Rispetto ad altri giovani di Trento, per la cui completa esplosione si dovrà aspettare magari qualche stagione (Saliou Niang su tutti), il quasi 26enne del Delaware pare il più pronto a inserirsi nell'immediato in una rotazione di Eurolega. Lo skillset da 3&D, con possibilità di colpire dall'arco con costanza - 49.4% da 3 di media in LBA - e contenere al meglio i principali attaccanti sul perimetro avversari (miglior difensore della Frecciarossa Final Eight 2025), rende Cale un perfetto complemento di squadre già di ottimo livello. Bayern Monaco e Baskonia hanno già preso informazioni per la prossima stagione: se la fine di stagione regolare di Serie A con Trento e il (quasi certo) percorso ai Playoff con la squadra di Galbiati mantenessero il ritmo intrapreso da inizio stagione, c'è da scommettere che altre chiamate verso il Trentino non si farebbero attendere.
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ISMAËL KAMAGATE (Bertram Yachts Tortona)
La brutta sfida contro Brescia nei quarti di Frecciarossa Final Eight 2025 - 0 punti, 2 rimbalzi e 1 palla persa in 11' - non deve cancellare la crescita del francese nel corso della stagione: il 2° miglior stoppatore della BCL (2.2 di media, dietro solo alle 2.8 di Johann Grunloh del Rasta Vechta) si sta imponendo come un'àncora difensiva, a cui un maestro in materia come Walter De Raffaele rinuncia difficilmente. I suoi diritti NBA sono stati acquistati dai Loa Angeles Clippers a inizio febbraio, mentre il suo cartellino è ancora di proprietà dell'Olimpia Milano: che sia Eurolega o NBA, il 24enne parigino è destinato a qualcosa in più.
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BRIAN FOBBS (Dinamo Sassari)
È complicato dare il giusto peso al rendimento di uno qualsiasi dei giocatori di Sassari in questa stagione: tra infortuni e cambi di guida tecnica, i sardi non hanno mai avuto occasione di mostrare il pieno potenziale a disposizione. L'esempio principe è quello del 27enne di Rochester: idealmente una guardia/ala con stazza (193 cm per 102 kg) e possibilità di difendere su 3 ruoli, nel concreto un esterno a cui è stato affidato un volume offensivo eccessivo per coprire le lacune in altre posizioni. In un roster più profondo e attrezzato in quanto a creazione di gioco, uno specialista difensivo con ottime abilità di tagliante e una mano dall'arco non così malvagia - 34.4% di media da 3 in LBA su 5.1 tentativi a gara - può tornare utile nelle serate infrasettimanali di coppa.
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FEDERICO MIASCHI (Givova Scafati)
Forse la serata contro Pistoia (20 punti, 5/8 da 3 e 5/5 ai liberi, e 4 rimbalzi) è ancora troppo fresca nella memoria, però è indubbia la crescita esponenziale di rendimento dell'ex Treviglio dall'arrivo di coach Ramondino sulla panchina campana. Alla seconda vera stagione di Serie A in carriera dopo il 2020/21 con Pesaro, il 24enne genovese ha trovato nel nuovo sistema della Givova l'ambiente ideale: nelle ultime 5 gare viaggia col 52% di media da 3, aumentando di conseguenza anche la disponibilità a spendersi in difesa ("Siamo una squadra che dipende dall'attacco, nel senso che la nostra fluidità e produzione offensiva influenza il nostro atteggiamento difensivo. Federico, quando ha trovato modo di fare canestro, si è esaltato anche nella nostra metà campo": così coach Ramondino al termine della vittoria a Pistoia). A una squadra di media Serie A, possibilmente col doppio impegno di una delle coppe meno rinomate del panorama europeo, non farebbe comodo un profilo simile?
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ANTHONY LAMB (Dolomiti Energia Trentino)
Il miglior gioco di piedi di tutta la Serie A, e non distante dai primi d'Europa, ha ormai fugato ogni dubbio o scetticismo riguardo alla ripresa dall'infortunio al tendine d'achille del febbraio 2024: nessuna partita saltata nelle 40 disputate sin qui da Trento tra Serie A, EuroCup e la meravigliosa Coppa Italia dell'Aquila. Troppo stazzato per essere difeso dalle ali, troppo rapido e mobile per essere contenuto dai lunghi, con la sufficiente intelligenza tattica per lasciare l'iniziativa ad altri compagni se la partita lo richiede: se l'impressione è che Lamb sia un giocatore "fuori categoria" per gli standard di una bassa EuroCup, immaginarlo in Eurolega o come membro marginale di una rotazione NBA non è per nulla utopia.
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GIORDANO BORTOLANI (EA7 Emporio Armani Milano)
Cosa c'è di più alto livello, in Europa, di una squadra che parte costantemente con l'obiettivo Playoff di Eurolega? Giusto l'NBA. Per Giordano Bortolani, poco coinvolto nelle rotazioni di coach Messina, il discorso è differente. Non varrebbe come miglioramento di una carriera con ancora diverse stagioni davanti - 25 anni da compiere il 2 dicembre prossimo - quello di trovare minuti e protagonismo in un altro contesto, in squadre che non disputino necessariamente Eurolega ma un'altra delle coppe europee? Quando ha avuto un minutaggio attorno alla ventina di minuti effettivi, nel 2024/25 l'ex Manresa ha sempre dimostrato di poter creare tanto attacco, per sé e per gli altri: perché non mostrare anche in un club serate come quelle vissute a Reykjavik e Istanbul con Italbasket?
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