Intervistato su Basket Time e il Giornale di Brescia, Chris Dowe ha raccontato di molte delle sue esperienze in giro per il mondo, tra cui quella in Israele e Ucraina: “Alcuni miei compagni sono costretti a rifugiarsi in un bunker ad Haifa. Ricordo di aver prenotato quattro volte il biglietto aereo per tornare a casa. Altrettante, la prenotazione è stata cancellata. Aeroporto blindato. Via di qui, penso. Ma la destinazione successiva è l'Ucraina A Kamianske, col Prometej, le cose vanno alla grande. Vinciamo un sacco di partite. Verso gennaio, però, l'escalation di tensione con la Russia diventa palese. E sono sempre più preoccupato. Chiedo pareri ai miei compagni ucraini. "Non ci pensare", mi rassicurano, "Putin fa sempre così. Poi non succede niente". E invece... Il proprietario del club trasferisce tutti in Repubblica Ceca. Ma qui, un giorno, a pranzo, l'allenatore ci annuncia che la stagione è finita. Per questo motivo in tutti i sensi sono felice di essere qui”.