L'Olimpia parte favorita, ma occhio alla guardia della Germani che sa essere un fattore inarrestabile in attacco. Anche se contro gli esterni dell'EA7 farà fatica
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Per Brescia, la 5ª semifinale nelle ultime 9 edizioni delle Final Eight. Per Milano, la possibilità di vendicare il 72-75 dei quarti del 2023, che ha aperto la strada ai biancoblù per la prima vittoria della Coppa Italia nella storia della società. Di fronte coach Poeta, all'esordio assoluto da capo allenatore e che ha vissuto da assistente allenatore le sconfitte dell'Olimpia nelle ultime due edizioni, e coach Messina, alla ricerca della 10ª Coppa Italia da mettere nella personale bacheca. Germani Brescia-EA7 Emporio Armani Milano, prima semifinale della Frecciarossa Final Eight 2025 (palla a due alle 18), è l'ennesimo nodo di un intreccio sempre più stretto nel corso degli ultimi anni.
COME CI ARRIVANO
Le prestazioni inferiori alle attese di Della Valle e Bilan non sono state le due istantanee più memorabili del quarto vinto da Brescia su Tortona. Una partita "da montagne russe", l'ha definita coach Poeta: inizio a marca piemontese, 15' tra primo e secondo quarto di grandissima efficacia bresciana (da 3-13 a 42-33 all'intervallo), il progressivo rientro della Bertram Yachts e le zampate decisive di Ivanovic (37' sul parquet) e Burnell. L'86-79 di mercoledì lascia in eredità gli acciacchi di capitan Della Valle e Ndour, ma la coesione del gruppo biancoblù dovrebbe far passare in secondo piano le condizioni non perfette dei due veterani.
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Equilibrio iniziale, merito dell'energia di Cordinier e Diouf, poi il vuoto: il 41° confronto nell'ultimo lustro tra EA7 Emporio Armani Milano e Virtus Segafredo Bologna, valido per l'accesso alla semifinale, è stato tra i meno equilibrati e tesi di tutti. Merito soprattutto del talento offensivo milanese, condensato nel trio Shields-LeDay-Dimitrijevic, e dalla pulizia di scelte degli ingressi dalla panchina, Mirotic (il cui minutaggio si prospetta in leggera crescita contro Brescia) e Flaccadori su tutti. 91-77 è un punteggio finale che rispecchia addirittura poco il controllo e la calma mostrata da Milano nel gestire la partita: se esiste una competizione in grado di ribaltare in un attimo le gerarchie, tuttavia, quella è la Final Eight di Coppa Italia...
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I PRECEDENTI STAGIONALI
LBA, 3ª giornata, 13 ottobre 2024, Milano-Brescia 88-85: due tra i maggiori protagonisti della faticosa vittoria dell'Olimpia all'Unipol Forum non saranno della partita alla Inalpi Arena - David McCormack (11 punti, 7 rimbalzi e 2 assist) perché passato all'ALBA Berlino, Armoni Brooks (12 punti con 5/9 dal campo e 5 rimbalzi) perché probabile sacrificato nel turnover degli stranieri milanese. Dopo un primo tempo equilibrato, l'Olimpia tocca il +11 a inizio 4Q, ma Brescia si affida ai suoi totem, Della Valle (top scorer della gara con 19 punti) e Bilan (14 punti, 6 rimbalzi e 3 assist). Proprio il lungo croato tenta la tripla che manderebbe la sfida al supplementare, ma Milano resiste e trova la 2° vittoria casalinga consecutiva in LBA.
L'UOMO PIÙ IN FORMA
La stoppata su Gorham e le triple nel finale hanno reso Jason Burnell l'uomo copertina della Final Eight della Germani Brescia. L'ex Brindisi, reduce da un inizio di stagione con altissimi in campo (regista occulto della Germani, adattabile come ala grande o centro nelle due metà campo) e momenti tosti al di fuori (la scomparsa della nonna Carolyn Rose a fine gennaio), era stato assente ingiustificato nella gara di campionato con Milano - 0 punti in 16', 2 assist e 1 rimbalzo, -6 di valutazione -: quale miglior momento per prendersi una rivincita e mostrarsi all'altezza, anche solo per una partita, di LeDay e Mirotic?
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"Conciso, semplice, ridotto al minimo": la definizione della Treccani dell'aggettivo essenziale spiega meglio di tutte la prova di Shavon Shields nel quarto di finale con la Virtus Bologna. Senza apparente sforzo, il danese ha dominato il confronto con le guardie bianconere, Pajola in particolare, riuscendo a trovare vantaggi in ogni situazione (19 punti in 27', 4/6 da 3, conditi da 4 assist). La difesa perimetrale di Brescia, con la parziale eccezione di Rivers, non ha gli strumenti fisici e atletici per contenerlo: è da attendersi una replica della semifinale del 2024 (28 punti, 4/5 da 2, 6/12 da 3, 2 rimbalzi, 5 assist e 2 recuperi contro Venezia)?
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LA CHIAVE TATTICA
Così come Paganini, nemmeno Miro Bilan ripete. Dopo le difficoltà difensive e ai liberi vissute con Tortona, il lungo croato è forse l'unico giocatore di Brescia ad avere un mismatch sulla carta a proprio favore contro i quintetti di Milano. Nella sfida di LBA c'erano i 208 cm per 113 kg di McCormack come corpo in grado di infastidire la tecnica in post basso dell'ex Sassari: caricare di falli sin dall'inizio i lunghi milanesi, da Gillespie a Diop, costringerebbe Messina a scelte estreme (coinvolgere anche Caruso nelle rotazioni o ribaltare il banco andando "piccolo").
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Per esplosività sul primo passo (Mannion), dimensioni (Bolmaro) e stazza (Shields), non esiste un esterno del quintetto titolare milanese su cui Brescia possa "nascondere" Amedeo Della Valle. Se la fisicità e l'atletismo tutt'altro che fuori categoria di Dimitrijevic avevano permesso a Poeta di tamponare la situazione in campionato (Nico Mannion era ancora un giocatore di Varese e Bolmaro era ai box per il problema alla caviglia accusato con Sassari), le risorse a disposizione dell'Olimpia sono oggi ben più ampie. Da capire se il "bersaglio" ADV sarà cercato più con un attacco diretto dal palleggio, in isolamento o nei giochi a due, o con movimenti lontano dalla palla.
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