La prima stagione da capo allenatore dell'ex assistente di Milano si basa su un gruppo pieno di conoscenze, maturate non solo in Italia
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L'ha detto anche Amedeo Della Valle, capitano e leader indiscusso dello spogliatoio della Germani Brescia: "Non sarà facile". Il triennio storico con coach Magro (miglior allenatore nel 2021/22, Coppa Italia 2023 e miglior record in stagione regolare nel 2023/24) è un'eredità ingente, anche per chi, come Giuseppe Poeta, ha frequentato sia da giocatore che da assistente allenatore alcuni tra i più esigenti contesti.
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Non sarà un cambio di rotta immediato, e non potrebbe essere altrimenti, dall'essere membro dello staff di Ettore Messina all'Olimpia Milano a guidare quello dei biancoblu. Se le incognite tecniche saranno presenti sino alla prima palla a due di LBA (derby casalingo con l'Openjobmetis Varese nell'ultimo weekend di settembre), a sgombrare il campo su quelle riguardanti la gestione del gruppo sono arrivate la parole dei giocatori stessi. Non solo Amedeo Della Valle, ma anche David Cournooh hanno conosciuto Poeta come compagno di squadra, sottolineando come la sua capacità di creare "empatia" col resto del gruppo di lavoro era il segreto di Pulcinella di quelle squadre (Italbasket per ADV, Vanoli Cremona 2020-22 per Cournooh).
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Se coach Poeta sarà giocoforza un neofita a livello di LBA, quantomeno in questo ruolo, altrettanto non si può dire del roster costruito dal GM De Benedetto e dalla squadra di mercato dell'AD Ferrari. Nella logica del mantenimento della struttura 5+5 - il 6+6, scegliendo di non giocare alcuna competizione internazionale, era chiaro sin da subito non sarebbe stato perseguito -, la società lombarda ha optato per affidarsi a giocatori dalla maturità cestistica comprovata.
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A dividersi i minuti nel reparto guardie ci saranno, oltre ai confermati Della Valle (31 anni, 10° stagione in LBA) e Cournooh (34 anni, 17° consecutiva tra LBA e A2), anche Chris Dowe (32 anni, 3° annata in Italia dopo Sassari e Tortona) e Aleksej Nikolic (29 anni, 3° esperienza in Serie A e di ritorno al PalaLeonessa dopo il 2022/23).
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Tra ali e centri, formando quintetti molto stazzati o estremamente versatili e dinamici a seconda della gara, si sono aggiunti Demetre Rivers (28 anni, l'anno scorso a Scafati prima di concludere la stagione allo Zalgiris di Trinchieri), Joseph Mobio (26 anni, cresciuto a Brescia e lanciato tra i pro dalla Germani nel 2016), Giancarlo Ferrero (36 anni, 10° stagione in LBA dopo la parentesi con Casale e l'epopea a Varese) e, ultimo in ordine di tempo ma decisamente non per importanza, Maurice Ndour (32 anni, 10 dei quali trascorsi tra NBA, Eurolega ed EuroCup).
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Sono le altre due tessere in comune con la Brescia del recente passato a destare forse il maggior interesse: la prima, Jason Burnell, per il potenziale ancora inesplorato di crescita di un'ala impiegabile con più mansioni e dall'etica del lavoro maniacale; la seconda, Miro Bilan, per le sensazioni espresse dal croato stesso sulla coesistenza con coach Poeta e l'alternanza prevista con Ndour nello spot di 5.
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Se, alla vigilia, la struttura della Germani Brescia risulta meno affascinante perché poco "esotica", priva di elementi sconosciuti e quindi idealizzabili, sarà il rifugiarsi nelle sicurezze maturate nel corso degli anni a dare linfa al progetto biancoblu. Le ambizioni, per bocca dei senatori, sono da fattore campo ai playoff: anche se Manzoni era milanese e non bresciano, ai posteri l'ardua sentenza.