Spettacolare prova contro Cremona: 29 punti tra triple, penetrazioni e schiacciate. Una bocca da fuoco irrinunciabile per la lotta scudetto
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"Dovremo cercare di essere aggressivi fin dal primo possesso. In attacco vorremmo mantenere il buon ritmo mostrato nelle ultime partite": le parole di Mario Fioretti (assistente di coach Messina) sono state tradotte in pratica dall'EA7 Emporio Armani Milano. Gran parte del merito, anche per aver "contagiato" i compagni nel festival dell'attacco messo in scena nel 118-83 dell'Olimpia sulla Vanoli Cremona, è da riconoscere ad Armoni Daetrell Brooks.
29 punti (7/7 da 2, 5/8 da 3), 6 rimbalzi e 2 assist in 32': una di quelle serate in cui il tiratore texano sembra sia impossibilitato a sbagliare, in cui non è importante il coefficiente di difficoltà o la distanza con cui viene tentata una conclusione. Se si pensa che le ultime due triple sbagliate sono arrivate già con la gara in ghiaccio (due possessi consecutivi sul 77-54, contro la zona 2-3 dei cremonesi di Brotto), il senso di infallibilità di Armoni sul parquet dell'Unipol Forum ha ricalcato quello del miglior Shields nelle serate di LBA.
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La Vanoli Cremona arrivava ad Assago sulla scia di cammino non banale: 2 vittorie (a Napoli e contro Varese) nelle prime 13 gare stagionali, 6 nelle successive 13. Un cambio di guida tecnica, quello tra coach Cavina e il suo ex assistente Pierluigi Brotto, con risultati indubbiamente positivi, ma che ha pagato dazio di fronte al talento offensivo di Brooks come nella sfida d'andata. Se al PalaRadi, a metà novembre 2024, l'esterno arrivato in estate dai San Diego Clippers ha vissuto la miglior serata realizzativa sinora nella carriera europea - 31 punti (5/5 da 2, 7/10 da 3), 6 rimbalzi e 2 palle recuperate in 31', il "secondo indizio" di metà aprile 2025 basta e avanza per costituire una prova: Armoni Brooks è la bestia nera di Cremona.
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Nella serata del record di punti stagionali dell'Olimpia, in cui ci si è permessi di dare spazio ai 2007 Suigo e Garavaglia e trovare canestri anche da loro, il ritmo e l'entusiasmo nel passarsi la palla nell'attacco di Milano hanno preso spunto dall'efficacia di Armoni. Tripla sugli scarichi, dal palleggio, in transizione; isolamento concluso con un arresto-e-tiro dalla media, con una schiacciata a due mani sopra le braccia protese di Nikolic, cambiando direzione e mano durante la penetrazione per proteggersi col ferro dall'aiuto della seconda linea della difesa di Cremona. Sono mancati giusto i canestri in post alla Mirotic - Nikola ha dato forfait all'ultimo minuto per un problema gastroenterico -, per completare tutti i modi in cui Brooks avrebbe potuto accumulare punti.
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Per l'Olimpia è stata la prima settimana della stagione - se si esclude la terza di febbraio, dove comunque Shields, Dimitrijevic, Caruso e Bortolani sono stati impegnati nelle qualificazioni a EuroBasket 2025 - senza impegni ufficiali tra un weekend e il successivo: un periodo di "riposo" utile non a recuperare i lungodegenti (Shields, Causeur, Nebo e Bolmaro ancora ai box, Dimitrijevic ancora out per scelta tecnica) ma per tentare di godersi alcuni giorni consecutivi di allenamenti in palestra, senza rincorrere aerei e hotel per mantenere il passo col calendario di Eurolega.
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Se per Nebo e Bolmaro il rientro sembra sempre più vicino - nella conferenza stampa post partita, coach Messina ha parlato di Tortona come tappa di probabile rientro per l'argentino e di Trapani come speranza per quello del centro -, le situazioni di Causeur e Shields richiederanno qualche tempo in più. Per valutare come e con chi ovviare a questi imprevisti, soprattutto in ottica playoff, il messaggio inviato da Armoni Brooks nel 27° turno di LBA è arrivato forte e chiaro: titolare o dalla panchina, uno slot tra guardia e ala piccola deve essere suo.
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