Boom Boom Armoni Brooks: Olimpia, merita più spazio?

Armoni Brooks entra sul parquet durante EA7 Emporio Armani Milano-Nutribullet Treviso a pochi secondi dal termine del 1° quarto. L'Olimpia è sul -8 (21-29), aveva toccato addirittura il -12 (16-28) per l'avvio ispiratissimo di Macura e Bowman, e non ha ancora trovato risposte al ritmo degli uomini di Vitucci. I biancorossi non ne troveranno di concrete fino a qualche possesso dall'intervallo lungo (35-51 grazie ai liberi di Jordan Caroline, 1'47" 2Q), ma i primi segnali di ripresa si sono avvertiti con l'ingresso dell'ex Raptors, Rockets e Nets.

Di tutti i 27 punti (3/4 da 2, 7/11 da 3), 2 rimbalzi e 2 stoppate in 21', la prima giocata di Brooks nel 90-80 che conferma Milano al 5° posto in LBA è uno stop difensivo: zona allungata da rimessa dal fondo e stoppata sul tentativo di tripla di Torresani. Un richiamo isolato, almeno per diversi minuti, ma una prima scintilla. Il fuoco, nella serata dell'Unipol Forum, Armoni l'ha invece acceso nei pressi della retina di Treviso.

Al momento della seconda comparsa di Brooks sul parquet, la squadra di coach Messina ha continuato ad alternare possessi degni del proprio livello a grandi passaggi a vuoto (53-65, 2'29" 3Q). Subito una stoppata in recupero su Mezzanotte e poi l'esplosione offensiva. Appoggio al vetro in contropiede e tripla sulla sirena per concludere il parziale, canestri in isolamento contro Caroline e Harrison, seminando Bowman in uscita dai blocchi o bruciando Mascolo e Paulicap sulla linea di fondo: "tutto il suo talento offensivo", citando i complimenti di coach Messina in conferenza stampa.

Alla 6ª prestazione in Serie A da almeno 20 punti, eguagliando il record di triple segnate in una partita dell'Olimpia (7/10 a Cremona, 8° turno), l'interrogativo circolato nelle menti e nelle discussioni dei tifosi biancorossi non è nuovo: perché Armoni Brooks non trova continuità di impiego, nelle rotazioni di Milano? La risposta l'ha data ancora Ettore Messina: "Per lui la chiave è trovare un accoppiamento difensivo accettabile - stasera ne aveva due (Harrison e Macura), e di non soffrire la fisicità della gara. Questo aspetto in Eurolega è più complicato, rispetto al campionato".

Se il Brooks versione LBA (23 minuti con 16 punti di media) è infatti il miglior tiratore da 3 del campionato (52.6%), secondo solo a Totè per percentuale totale dal campo (66.3% per il centro di Napoli, 58% per l'ex Rockets, Raptors e Nets), l'Armoni versione Eurolega (15 minuti e quasi 8 punti a partita) è molto meno appariscente. Ma è proprio l'efficacia in alcune di queste - esordio a Monaco e trasferta col Baskonia, all'Unipol Forum contro ASVEL e Maccabi Tel Aviv - a rendere la sostenibilità di Brooks nei quintetti di Eurolega il metro di paragone adatto: che possa non patire la taglia e la qualità degli esterni di Serie A è ormai assodato, che possa invece trovare alternative all'esclusivo mettere punti a tabellone in una serata di Eurolega è ancora da valutare.

Se è ancora l'Eurolega quello a cui ci si debba riferire, occorre aggiungere un altro quesito: a chi dovrebbe o potrebbe togliere minuti? Bolmaro, Causeur e Shields - tutti giocatori impiegabili nello stesso ruolo di Brooks, al netto di infortuni o ritardi di condizioni - hanno un ventaglio di soluzioni più ampio, adattabile a contesti più vari, rispetto a quello al momento a disposizione del classe '98. Un discorso analogo a quello applicabile, a metà campo invertite, per Stefano Tonut: quanto cavalcare la specializzazione del singolo, anche a costo di rinunciare a un sistema più duttile?

Le brutte serate contro Zalgiris e Monaco hanno portato Brooks a vedere la sfida col Fenerbahce in borghese, dalla prima fila: chissà che la scia della serata con Treviso (e il possibile forfeit di Dimitrijevic, con conseguente rimescolamento delle rotazioni tra play e guardie) possa regalare ad Armoni una nuova serata alla sua altezza anche in Eurolega. L'appuntamento è a Belgrado, giovedì 13, ore 19: la difesa della Stella Rossa è avvisata.