Intervistato sulle pagine della Gazzetta dello Sport, la guardia francese ha raccontato il legame instauratosi col popolo biancorosso: "Ho cercato di creare una connessione con il pubblico, non solo per me, ma per tutta la squadra. È una relazione che va coltivata. Il Fenerbahçe? La vittoria varrebbe doppio, dopo quella dell'andata. Dovremo essere continui soprattutto in difesa e a rimbalzo. A volte alterniamo grandi parziali in attacco e in difesa, ma poi in 2 minuti crolla tutto. Da ora dobbiamo giocarle tutte come se fossero 7 finali, non vogliamo avere altri rimpianti. Sono fiducioso per la fine della stagione: ora arriva il bello. Leadership nello spogliatoio? Ho trovato grande rispetto, ed è reciproco. Ora cerco di fare la chioccia del gruppo, soprattutto dei playmaker. In carriera ho visto i migliori, mi hanno spronato a migliorare, imparo da tutti. Da Navarro a Spanoulis: mi hanno fatto passare serate difficili! Dopo le sconfitte più dure, abbiamo sempre reagito: questo gruppo ha carattere. Sono calmo nei momenti cruciali, ma in campo comunico molto e mi piace mostrare le emozioni. Il rapporto con Doncic? Dopo la trade ai Lakers, gli ho detto che se aveva bisogno di parlare io c'ero. Sapevo fosse un momento difficile. Gli ho consigliato di guardare in alto, appena entrato nella Crypto Arena, e osservare tutte quelle le maglie appese: Kobe, Shaq e gli altri. Quello può essere il suo obiettivo. Vedremo un Luka speciale".