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Fabien Causeur, Milano non può fare a meno di te

L'apporto del 37enne francese sarà indispensabile nel prossimo doppio turno di Eurolega, a partire dal ritorno nella "sua" Madrid 

20 Mar 2025 - 09:51
 © IPA

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Nella difficile serata dell'Adidas Arena di Parigi, le note positive per il finale di Eurolega dell'EA7 Emporio Armani Milano faticano a trovarsi. Una su tutte, però, è stata quella che ha contribuito maggiormente al rientro nel 3° quarto: non si parla della difesa a zona, che ha momentaneamente spezzato il ritmo offensivo di TJ Shorts e compagni, bensì di Fabien Causeur.

Per il veterano dalla Bretagna, l'ennesima dimostrazione di leadership non era necessaria per aggiungere credibilità e considerazione tra gruppo squadra e staff tecnico: complice la situazione falli di Bolmaro, la sua presenza al rientro dagli spogliatoi era decisamente più rivolta alle necessità immediate che non alla costruzione di un qualcosa nel lungo periodo. Così come avrebbe risposto nella maniera più corretta nel secondo caso, Causeur ha trovato le soluzioni ideali anche per risolvere il primo: 15 dei 18 punti totali della sua gara sono arrivati nel momento in cui l'Olimpia aveva toccato il fondo (da 58-41, 7'26" 3Q, a 66-60, 2'56" 3Q).

A Parigi, la guardia cresciuta a Le Havre è tornato a trovare il fondo della retina dall'arco. 3/7 da 3: dopo un insolito 0/4 complessivo tra Fenerbahce e Stella Rossa, il tabellino stagionale di Eurolega segna 26/51 dalla lunga distanza: il suo 51% è il 3° miglior dato di Eurolega, superato solo da Giffey (Bayern Monaco, 54.1%) e Peters (Olympiacos, 51.1%).

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Ridurre ai soli vantaggi in termini di tiro e spaziature l'impatto di Causeur nel sistema Olimpia sarebbe però ingiusto. Se in un momento della gara la richiesta è stringere le viti in difesa, ecco Fabien alzare l'intensità della difesa perimetrale e forzare palle perse avversarie; se i quintetti schierati da coach Messina sono privi di un creatore primario dal palleggio, ecco il francese prendersi responsabilità e chiamare un compagno per un blocco e leggere le scelte della difesa.

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A Parigi, il respirare l'"aria di casa" non è bastato: troppe serate al di sotto della media, per ragioni fisiche o tecniche, da parte dei principali protagonisti in biancorosso. Il 92-79 in terra francese sa di prima occasione sprecata, per l'Olimpia, forse l'unica a disposizione per coltivare speranze di accesso diretto ai Playoff. Se, tra una decina di giorni, Milano potrà ancora averne riguardanti i Play-In, sarà grazie ai risultati dell'ultimo doppio turno stagionale.

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Real Madrid nella capitale spagnola (martedì 25, ore 20.45), Barcellona all'Unipol Forum (giovedì 27, ore 20.30): niente di più stimolante per Causeur, uno che ha vissuto 4 stagioni nei Paesi Baschi (Baskonia, 2012-16) e 7 a Madrid (2017-24). Una partita da ex, con più "aria di casa" che mai e un dente possibilmente avvelenato ("Alla fine è stata più una decisione del Real Madrid che altro. Per me è stata una grande delusione andarmene l'estate scorsa. Era chiaramente straziante. È come quando sei innamorato di qualcuno che poi non vuole più stare con te", le sue parole nelle scorse settimane), e la riedizione di quello che è stato uno dei derby per oltre un decennio. La speranza è che, come a Brescia, coach Messina possa permettersi di tenere a riposo Fabien anche contro Trento, nella rivincita della finale di Coppa Italia - il francese era ancora fermo per pubalgia, a Torino. Perché è in Eurolega che Milano non può fare a meno di Fabien Causeur.

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