L'esterno è alla quarta stagione a Bologna, con sempre maggiori gradi di leader: "I nostri punti di riferimento non sono cambiati"
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Lasciarsi alle spalle le emozioni vissute durante Parigi 2024 con la Francia sarà impossibile ("Erano in pochi a credere in noi, abbiamo dimostrato che erano in tanti a sbagliarsi sul nostro potenziale"), ma il presente e il futuro di Isaïa Cordinier si chiama Virtus Bologna. Si chiama Supercoppa, LBA e soprattutto Eurolega. Il transalpino ne ha parlato in una lunga intervista odierna su Il Resto del Carlino.
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COSA PORTARSI DAI GIOCHI OLIMPICI
"Non mi rendo conto di questi passi in avanti. Dalle Olimpiadi ho tratto diversi insegnamenti. Ho vissuto un groviglio di emozioni importanti e anche contrastanti. Una volta che mi hanno messo la medaglia al collo ho capito che avevamo fatto qualcosa comunque di straordinario. Contro un avversario che era più forte di noi, anche se questo era un dato di fatto, non ci siamo fatti intimorire dalla sua forza".
LA NUOVA, VECCHIA VIRTUS
"Siamo una formazione molto forte che deve avere il tempo di conoscersi, ma io credo che una volta che avremo trovato l’intesa tra di noi potremo sicuramente esprimerci al meglio. Dovremo tenere alta l'intensità difensiva, serviranno energie: i nostri punti di riferimento non sono cambiati nonostante innesti importanti".
IL VALORE DEL COACH
"Luca Banchi è un valore aggiunto e lo abbiamo visto nella scorsa stagione: ha preso un gruppo non costruito da lui e in poche settimane lo ha portato a esprimersi al massimo, fino a quando gli infortuni non ne hanno limitato il rendimento".